“Stop ai rifiuti provenienti da altre regioni. Ogni regione del nostro Paese deve essere in grado di garantire l’autosufficienza in materia di smaltimento rifiuti. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge che mira a modificare l’art. 35 della Legge n. 164 dell’11 novembre 2014, meglio conosciuta come “Sblocca Italia”, voluta dal Governo Renzi, che ha trasformato di fatto le regioni più virtuose in vere e proprie discariche d’Italia. Con la Pdl presentata dalla Lega, finalmente si restituisce equità.

Lo annuncia la deputata della Lega Elena Lucchini capogruppo della Commissione Ambiente. “Questa situazione infatti non è moralmente accettabile né per i cittadini delle regioni virtuose, né per le stesse regioni che da anni hanno lavorato per risolvere al meglio le tematiche ambientali, perseguendo i principi dell’economia circolare, riducendo il conferimento in discarica e sostenendo la filiera del riciclo e della differenziata. Con la nostra Pdl finalmente ogni regione dovrà essere autosufficiente. È giusto e corretto che le regioni virtuose smaltiscano esclusivamente i rifiuti prodotti dai propri cittadini”, conclude.

Una visione che potrebbe creare più di un problema nella fase transitoria alla Sicilia che aveva fra le proprie possibilità di smaltimento in emergenza anche quella di trasferire i rifiuti altrove. La Sicilia, però, si è sempre detta contraria a questa eventualità mentre prepara il piano rifiuti che potrebbe vedere la luce entro qualche settimana.

Un altro passaggio fra quelli annunciati, nel frattempo, sarà stato fatto domattina. Regione e Conferenza episcopale siciliana fanno fronte comune per promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Domani a Catania,  nella sede dell’Arcidiocesi, in via Vittorio Emanuele, l’assessore regionale dell’Energia Alberto Pierobon e monsignor Salvatore Gristina, vescovo del capoluogo etneo e delegato della Cesi, firmeranno una convenzione per favorire l’istituzione nelle parrocchie dell’Isola degli eco-centri “Opifici di pace”, in cui i cittadini potranno recarsi per conferire carta, cartone, vetro, plastica e alluminio, dopo essersi autenticati attraverso un tesserino.

Le chiese, che sottoscriveranno un accordo con i Comuni, dovranno svolgere un’opera di sensibilizzazione e, ogni anno, si vedranno riconosciuto il contributo Conai calcolato sulla base della quantità dei rifiuti che riusciranno a intercettare, mentre per gli utenti che parteciperanno alla raccolta è prevista una riduzione della Tari.