Le risposte di Patrizia Monterosso in commissione regionale Antimafia non ci hanno convinto, né quelle relative alla nomina di segretario generale di palazzo d’Orleans, né tanto meno quella all’Irfis. Chiederò l’audizione della dirigente generale del Dipartimento della Funzione pubblica Luciana Giammanco, all’epoca responsabile per la prevenzione della corruzione della Regione, alla quale avevamo denunciato presunte irregolarità sul conferimento dell’incarico di vicepresidente dell’Irfis alla Monterosso”.

Lo dice il deputato regionale del M5s Antonio De Luca, componente della commissione Antimafia regionale. “Per questo – prosegue De Luca – ho già predisposto una richiesta di accesso agli atti per acquisire la documentazione prodotta all’epoca dei fatti dalla stessa Monterosso”.

“Durante i lavori della commissione Antimafia – aggiunge Roberta Schillaci, anche lei componente dell’Antimafia regionale ed esponente del M5S -, in questi mesi, non pochi, incluso il presidente della Regione Nello Musumeci, hanno incluso Patrizia Monterosso nel cosiddetto ‘cerchio magico’ di Crocetta insieme a Montante e Fiumefreddo. Mi ha colpito un passaggio delle dichiarazioni rese dall’ex numero uno della macchina burocratica siciliana: la Monterosso ha riferito di alcuni episodi inquietanti avvenuti sotto la presidenza di Rosario Crocetta e legati alla scomparsa di alcuni fascicoli importanti dai suoi uffici, che l’hanno indotta a installare alcuni sistemi di videosorveglianza per ragioni di sicurezza”. “Su quest’ultimo aspetto le abbiamo chiesto di produrre ulteriori elementi”, conclude.