In Sicilia si ventilano tagli pesantissimi per 22 milioni di euro ai fondi regionali per il sostegno ai disabili, dai ciechi ai sordi, fino ai bambini che necessitano di assistenza a scuola”.

A lanciare il campanello d’allarme è Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali del partito guidato dal vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, insieme al responsabile enti locali per la provincia di Palermo, Elio Ficarra, dopo avere raccolto le preoccupazioni di varie associazioni palermitane, e non solo, operanti nel settore dei servizi per la disabilità. Tutto questo mentre sono in corso in commissione bilancio all’Ars i lavori sulla legge di stabilità.

“I tagli saranno una condanna per migliaia di siciliani, i più deboli – continua Gelarda – che saranno costretti ad una vita quotidiana con sempre maggiori difficoltà. Senza contare che già da tre anni sono sospese le attività extra scolastiche previste dalla legge per gli alunni disabili. Uno scenario, quest’ultimo, che ha buttato nella disperazione migliaia di famiglie. La Lega sostiene il governo Musumeci – precisa ancora l’esponente del Carroccio – ma consideriamo inaccettabile una simile mannaia su persone così tanto bisognose d’aiuto. Le risorse vanno trovate scavando dove si annida lo spreco di denaro pubblico, non bisogna fare cassa sulla pelle dei più deboli. Siamo certi che il presidente della Regione scongiurerà questo pericolo”.

Ad essere colpiti sarebbero innanzitutto i non vedenti, come si legge dai documenti di bilancio, che nei vari capitoli vedono sfumare oltre un milione e mezzo di euro. Tagli anche ai servizi essenziali come l’addestramento dei cani per i ciechi e la stamperia braille. E tagli di quasi un milione pure a chi ha bisogno di sostegno economico, oltre ai sordi, ai consultori ed in genere ai centri di ascolto.

“Le attività dell’Unione ciechi vengono falcidiate con quasi 600 mila euro in meno – spiega Gelarda – passando da un milione e 725 mila euro a un milione e 151 mila. Tagli maggiori per l’istituto messinese Hellen Keller, che si occupa di cani guida, insostituibili per l’autonomia dei non vedenti: la dotazione passa da 744 mila euro a 420 mila. La mannaia sociale prosegue con meno 39 mila euro al comitato regionale dell’ente nazionale per i sordomuti; meno 256 mila euro per l’istituto per ciechi opere riunite Salamone e Florio; meno 33 mila euro al capitolo per tutelare le nascite nelle famiglie meno abbienti, meno 17 mila euro a consultori; meno 15 mila euro all’istituto Gioeni di Catania. Sempre nel capoluogo etneo – prosegue l’esponente leghista – per la stamperia regionale Braille il finanziamento passa da un milione e 730 mila euro a un milione e 154 mila: in Sicilia ci sono 650 giovani ciechi che studiano esclusivamente su testi braille e questi tagli pregiudicherebbero la loro formazione culturale. Anche il fondo destinato ai contributi per i soggetti bisognosi di contributo economico subirà una grossa sforbiciata – fa notare ancora Gelarda – passando a 6 milioni e 224 mila euro, registrando quindi un segno meno di quasi un milione di euro. Non è stato risparmiato neanche Fulvio Frisone, il “figlio della luna”, raccontato perfino in una fiction Rai. Genio della fisica noto in tutto il mondo, Frisone ha rinunciato ad una cattedra nell’Illinois per rimanere in Sicilia. E la sua terra per onorarlo cosa fa? – conclude Gelarda – . Gli taglia il fondo di altri 10 mila euro, soldi che servono per garantirgli l’assistenza quotidiana vista la sua gravissima condizione fisica”.

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