Si prende spunto da una parola scelta sul momento e se ne parla liberamente. E proprio ‘Liberamente parlando: conversazioni in galleria antiquaria’ è il progetto di Marcello Alessandra, psicologo, che si svolge mensilmente presso la Galleria Il Mascherone di Piazzetta Bagnasco 22, il primo è stato venerdì scorso e la parola scelta è stata ‘acqua’.

“L’idea – spiega Alessandra – è nata durante una cena con amici che mi chiedevano di rivederci per fare due chiacchiere davanti una tazzina di caffè. Da qui è nato l’evento che prevede una serie di incontri a cadenza mensile; prendendo spunto da una parola, e da qui chi vorrà potrà parlare appunto liberamente, ho contattato il Morettino – aggiunge – ed ottenuto una sponsorizzazione tecnica e quindi caffè a go’ go’ ai nostri ospiti”.

Saranno coinvolti amici della “società civile palermitana” (Franco La Rosa, Rosita Lo Baido, Daniele La Barbera, Mari Di Vita, Alessia Sinatra, Michele Inguglia, Paola Camassa, Francesca Picone, Nancy Loria, Pina Cipolla, Massimiliano Oliveri, ecc…) per discutere a fondo sul vocabolo scelto.

L’obiettivo è quello di dare un piccolo contributo con un incontro culturale, un libero confronto, che potrà certamente aiutare i partecipanti a crescere e migliorarsi; fare tutto questo in un luogo che parla di storia e del bello potrà essere ulteriormente significativo e “prezioso” per la nostra città.

Perché acqua? “Siamo in una città di mare – prosegue Marcello Alessandra -, che guarda dall’altra parte della sponda e sa accogliere; mi è sembrato naturale pensare a questa parola che rappresenta in realtà il primo elemento, ed anche quello fondamentale alla vita, ma che dall’altra parte può anche togliere la vita (vedi i troppi naufraghi che tentano di superare “il mare di acqua” che li divide dalle nostre coste.

Creare un salotto letterario oggi potrebbe sembrare anacronistico, ma ritengo che proprio oggi ci sia bisogno di ritornare a scoprire la parola, a saperla usare e capirne il peso. Oggi in un momento in cui si è fatto e si fa quotidianamente scempio della stessa, trovare uno spazio per “ri-trovarsi” credo possa diventare una bella occasione per venir fuori da un pantano psichico che ha impoverito il nostro Paese”.

Ad ogni appuntamento quindi verrà data a sorpresa una parola, e da lì si inizierà la nostra libera discussione.
Così è accaduto venerdì scorso. La bellezza dell’incontro è nata anche dalla libertà di chi è intervenuto di raccontarsi attraverso essa, lasciando emergere le proprie emozioni e i propri ricordi.
Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 22 febbraio.