La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del riesame di Catania che ha confermato la custodia cautelare in carcere per Francesco Calì, di 56 anni, detenuto per traffico di stupefacenti nell’ambito di un’operazione antidroga coordinate dalle Procure di Siracusa e del capoluogo etneo.

Contro la decisione aveva presentato ricorso il legale dell’indagato, l’avvocato Giuseppe Lipera, per “gravi motivi di salute”. Nel provvedimento la Cassazione rileva come “il Tribunale del riesame da un lato riconosce la gravità della malattia, la correlata diagnosi e l’esigenza di cure e terapie e, dall’altro, non tiene conto degli elementi di novità prospettati dalla difesa, del mancato espletamento o del ritardo degli esami clinici urgenti e dell’incidenza di tali fattori sulla compatibilità delle condizioni di salute di Calì con la detenzione carceraria”.

L’avvocato Lipera ha anche reso noto di avere presentato ricorso al Tribunale di Siracusa “un’istanza per la sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari per gravissimi motivi di salute a seguito di fatti nuovi sopravvenuti oppure disporre perizia per accertare la compatibilità dello stato di salute del paziente con l’attuale regime carcerario”.