Un caso inquietante scuote il carcere Ucciardone di Palermo dove sono stati trovati hashish e un telefonino nascosti in un magazzino dell’ottava sezione. La droga, circa 100 grammi divisi in piccole dosi, e il cellulare, un micro-telefono, sono stati rinvenuti avvolti in una busta di plastica, dietro un congelatore. Il ritrovamento avviene in una sezione della casa circondariale palermitana fino ad oggi considerata un fiore all’occhiello in cui risiedono i detenuti che seguono corsi o studiano.

Come riporta La Repubblica, la sezione numero 8, che due mesi fa era diventata un luogo dedicato ai carcerati “modello”, adesso è stata chiusa a causa del ritrovamento della droga e del cellulare, un fatto, ritenuto dal direttore del carcere Giovanna Re molto grave tanto che la sezione è ritornata al regime ordinario. Non è escluso che la Procura adesso possa aprire un’inchiesta.

La scoperta dell’involucro è stata fatta dai poliziotti penitenziari insospettiti da un insolito via vai dal magazzino. I “secondini” adesso sono stati chiamati a fare luce sul presunto responsabile. Al vaglio degli investigatori ci sono le immagini del sistema di videosorveglianza interno e esterno al carcere.
Il sindacato Osapp punta il dito sulla gestione della precedente direttrice: “Nel carcere entrano troppi volontari. La direttrice Barbera aveva deciso un regime talmente libero da diventare incontrollabile per il personale sottodimensionato”.

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