Il gruppo Arena ha avviato le procedure per l’acquisizione dei punti vendita “Spaccio Alimentare”. La notizia arriva in seguito alla comunicazione ex articolo 47 firmata da “Distrubuzione Cambria” e “Sviluppo Arena”. Un atto importante che  ufficializza l’annunciata cessione di ramo di azienda. I lavoratori di Spaccio Alimentare grazie all’accordo passeranno ora al Gruppo Arena.

E soddisfazione arriva dai sindacati che hanno seguito le vicissitudini del marchio Spaccio Alimentare prima e il passaggio al nuovo gruppo. “Dopo mesi di sacrifici, i lavoratori possono finalmente tirare un sospiro di sollievo – commenta Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia. -“I numerosi confronti degli ultimi mesi, realizzati anche presso il Ministero dello Sviluppo Economico, hanno sortito gli effetti sperati, scongiurare i licenziamenti e dare ai lavoratori prospettive di continuità occupazionale e reddituale”.

I 213 i dipendenti, dislocati tra i punti vendita di Palermo (Ingham, Crocifisso e Ugo La Malfa), Giardini Naxos, Catania, Aci Sant’Antonio, Milazzo e Lascari, passeranno alle dipendenze della Sviluppo Arena, ai sensi e per gli effetti dell’art.2112 del codice civile. Dopo la recentissima acquisizione dei punti vendita Sma, Arena con l’acquisizione del gruppo a marchio Spaccio Alimentare consolida ancor più la propria presenza sul territorio e diventa leader della grande distribuzione organizzata in Sicilia.

“Abbiamo già richiesto un incontro all’azienda per esperire l’esame congiunto – aggiunge Calabrò – e continueremo a seguire la vicenda, sempre a tutela e a garanzia dei lavoratori e dei loro diritti”.

“Se per gli oltre 200 dipendenti oggetto di trasferimento di ramo d’azienda la vicenda sembra poter avere positivi risvolti, esprimiamo tuttavia forte preoccupazione per i lavoratori dei punti vendita di Siracusa e Centro Sicilia di Catania che, ad oggi, non risultano coinvolti nella cessione – conclude Calabrò – I lavoratori non possono pagare il prezzo di colpe non loro. Necessita mettere in campo ogni azione che possa tutelarli”.

 

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