Inizia oggi la visita degli esperti validatori il croato Goran Pavic e l’irlandese Martina Magee O’ Neill inviati dall’Unesco, per la missione di riconvalida nel Parco delle Madonie che, dal 2001 fa parte
dell’European Geopark Network, una rete internazionale supportata da un programma europeo e dal 2015 riconosciuto anche dall’Unesco.

E’ compito di ogni GLOBAL GEOPARK, che al suo interno racchiude un elevato patrimonio geologico, raggiungere obiettivi strategici nel campo della sostenibilità, conservazione e valorizzazione del territorio.

Il Commissario dell’Ente Salvatore Caltagirone, sottolinea che, bisogna andare oltre ogni limite culturale e ideologico e guardare con occhi diversi ai risultati già ottenuti, per far si che, ogni
particolare aggiunto, preservato o tutelato non assume mai solo un valore estetico, ma esprime in tutte le forme, conservazione e valorizzazione di una particolare area protetta. Questo, è in sintesi
quello che, ha sottolineato, secondo la filosofia dell’UNESCO, a livello di ogni global geopark, diventa un importante strumento di valorizzazione delle aree rurali, su cui abbiamo alacremente lavorato dal momento del mio insediamento. Occorre, allora, per essere applicata nella sua totalità, implementare la cooperazione tra le comunità locali, anche in forma trasversale. Ciò, può condurre alla creazione di un sistema turistico che si trasforma nella sua complessità, in espressione di resilienza delle comunità locali.

I fossili, il patrimonio naturale, quello geologico ed etno-antropologico,gli ecosistemi presenti nel Parco, devono ritenersi componenti essenziali di un circuito economico capace di sviluppare una rinnovata ed effettiva consapevolezza delle potenzialità di geo-conservazione attiva e sostenibile al suo interno. Bisogna stimolare i giovani, ha concluso il Commissario Caltagirone, ad essere ambasciatori del proprio territorio in ogni luogo della Terra, a raccogliere anche i valori intrinseci ed immateriali per essere descritti e conservati nelle varie forme di geo-turismo.