“Ho deciso di accettare la proposta del Palermo perché i rosanero in serie D proprio non si possono vedere. Spero di rimanere anche in futuro e riportare i rosanero in serie A”.

Così il nuovo portiere del Palermo Alberto Pelagotti ha spiegato il perché ha accettato di scendere di categoria dalla Serie C di Arezzo alla Serie D a Palermo. A convincere il giocatore, oltre all’ambizione, le parole dei dirigenti rosanero e di alcuni ex palermitani.

“Conoscevo Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini – racconta – mi hanno chiesto se me la sentissi di giocare in D e ho accettato perché voglio fare parte del progetto di rinascita del Palermo. Ho parlato con Alberto Pomini che mi ha parlato benissimo della città e dei tifosi e mi ha detto che mi invidia per il fatto che giocherò nel Palermo. E il direttore sportivo dell’Empoli Pietro Accardi, che ha giocato a Palermo, mi ha raccomandato di riportare in alto i colori rosanero”.

A chi gli chiede se potranno essere più decisivi i gol di Giovanni Ricciardo o le sue parate, Pelagotti dice che l’attaccante del Palermo “è forte, tiene bene il pallone e sotto porta sembra abbastanza freddo – è l’analisi di Pelagotti – Credo possa fare la differenza in Serie D. Io ho sempre giocato in categorie diverse e non conosco la D, probabilmente per un portiere è più facile giocare in Serie A o in B piuttosto che in C o in D, ma sto provando a capire le dinamiche di questa categoria”.