È durata un’ora l’ispezione del capo della Procura di Agrigento, Luigi Patronaggio, a bordo della Open Arms, con uno staff medico.

Patronaggio non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai cronisti che lo hanno atteso nel molo. La tensione attorno alla nave è sempre molto alta.

Il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, era arrivato a Lampedusa (Ag). Il trasferimento, assieme ad uno staff di medici, è stato fatto con un elicottero.

Altri due migranti sono stati evacuati dalla Open Arms per motivi sanitari. Dopo che il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio ha lasciato la nave, i due sono stati caricati su una motovedetta della Capitaneria e trasferiti al molo Favarolo.

Dalle 8 di stamani sono complessivamente 17 i migranti che hanno lasciato la nave della Ong: prima uno di loro si è tuffato in mare, cercando di raggiungere cala Francese; poi altri 9 e ancora altri 5. Infine l’ennesima evacuazione medica per motivi sanitari.

Madrid ha inviato una nave militare per i migranti per recuperarli e portarli a Maiorca

“Grazie alle nostre interlocuzioni di questi giorni, la Spagna ha annunciato l’invio di una propria nave militare per trasportare i migranti della Open Arms sulle coste iberiche. Una buona notizia: finalmente l’ormai insostenibile situazione sulla nave dell’Ong potrà trovare una soluzione che tuteli le persone, a bordo ormai da 19 giorni, e che non lasci l’Italia da sola”.

Lo dice il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in una nota. “Auspico che la Spagna – aggiunge il Ministro – risponda al nostro appello e si impegni a fermare per il futuro la Open Arms, con i mezzi e i modi che ritiene più opportuni”.

Intanto quasi 100 magistrati amministrativi tra Consiglieri di Stato e del Tar, a quanto si è appreso, hanno sottoscritto un documento per chiedere al Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa (Cpga) l’apertura di una pratica a tutela del collega del Tar del Lazio che il 14 agosto scorso ha emesso il decreto sulla Open Arms, oggetto dell’attacco, via tweet, del Senatore Maurizio Gasparri.

“Inaudita ed illegale la decisione del #tardellazio per clandestini e per #ong ci vorrebbe la galera per chi ha preso questa decisione. Siete d’accordo?”, queste le considerazioni che il senatore Gasparri ha twittato dal suo account la sera del 14 agosto, subito dopo la decisione cautelare del Tar Lazio.

Nel documento firmato dai magistrati si denunciano “le parole intimidatorie nei confronti di un magistrato amministrativo” e si esprime “piena solidarietàal collega e la preoccupazione per il propagarsi di questo tipo di commenti che, come in altri casi, per contenuto e forma, esorbitano dal diritto di critica rischiando di suscitare un inammissibile clima di avversione”.

Si sottolinea anche “la preoccupazione per la gravità e l’inaccettabilità del contenuto di questa affermazione proveniente da un parlamentare, ovvero da chi dovrebbe rispettare l’attivitàche svolgono tutte le Istituzioni, tra esse la Magistratura”.

Il documento, indirizzato all’organo di governo autonomo della magistratura amministrativa e alle associazioni sindacali, che chiede “sul piano istituzionale e sindacale, l’assunzione di opportune iniziative a tutela del prestigio e dell’indipendente esercizio della giurisdizione”, è già stato trasmesso dal presidente del Consiglio di Stato all’organo di autogoverno perché venga trattato al primo plenum del 9 settembre.

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