Gli splendidi scenari montani delle Madonie e in particolare quello di pizzo Mufara diventano teatro per il racconto delle favole. Domani 23 agosto il Mufara Fest porge una mano attenta ai più piccoli. il pubblico dei bambini, infatti, è importante tanto quanto quello degli adulti. Così il 23 agosto alle 11,30 sarà speciale bambini.

E c’è da scommetterci che i piccoli resteranno a bocca aperta negli scenari incantati ascoltano Silvia Ajelli che interpreta e legge le favole di Gianni Rodari, Charles Perrault, Hans Christian Andersen

Tutto rigorosamente dal vivo con musiche eseguite, anch’esse dal vivo, da Riccardo Serradifalco (Ukulele e Cigar Box guitar)

I boschi e le montagne, dunque, teatro per parlare di fate con i versi delle storie più belle. E per annunciare l’iniziativa su facebook la Piano Battaglia srl, società che gestisce la seggiovia e che organizza il Mufara Fest, usa scenari incantati e piccoli versi  “Le belle fate dove saranno andate? Non se ne sente più parlare. Io dico che sono scappate: si nascondono in fondo al mare, oppure sono in viaggio per la luna in cerca di fortuna” si legge nel post.

La storia della giornata è presto fatta. Una fata si è perduta in montagna e cerca di ritrovare le altre fate, ma non trovandole si rifugia nelle favole: per lei il mondo è pieno di favole, ce n’è una in ogni cosa, in un cappello, in una matita, in un albero. La favola è come la bella addormentata, è lì in attesa che qualcuno vada a svegliarla.

E così dalla sua borsa magica tira fuori oggetti e favole che dal passato ci riportano al presente. uno spettacolo immaginato a partire dalle Favole a rovescio di Gianni Rodari, per costruire una storia in cui le favole classiche dialogano col presente: anche se oggi non sembra esserci più spazio per fate e incantesimi, in realtà tutto è ancora possibile.

 

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