La stangata sulle patenti di guida ed i rischi di un debito fiscale ingestibile per le scuole guida sono stati al centro della riunione della IV Commissione legislativa Ars dove si è affrontato il tema dell’aumento retroattivo dell’iva per le patenti di guida richiesto alle scuole guida dall’Agenzia delle entrate con risoluzione n 79 del 2 settembre 2019 a seguito di una sentenza della Corte di Giustizia Europea.

“Siamo al fianco delle scuole guida in questa assurda richiesta che comporterebbe un esborso per ognuno di loro di circa 110 mila euro” dice Giusi Savarino “stiamo predisponendo un ordine del giorno, sottoscritto da tutta la Commissione, per impegnare il governo Musumeci ad inviare una nota dettagliata al governo Conte affinchè disapplichi questo provvedimento iniquo, e che mette a rischio chiusura circa 7 mila agenzie, ovvero più di 20 mila persone senza più lavoro.

Ci rendiamo conto che l’applicazione retroattiva dell’iva potrebbe causare una vera e propria macelleria sociale e non solo, il provvedimento è illogico perché considera le scuole guida come agenzie disbrigo pratiche senza riconoscere l’attività didattica che svolgono. E’inoltre assurdo stabilire per il futuro l’iva con l’aliquota massima al 22%, che vuol dire un aumento considerevole dei costi della patente in danno alle famiglie italiane.

Noi riteniamo che la retroattività dell’iva sia assolutamente ingiusta, illegittima e pericolosa per le piccole e medie imprese del settore. Ci faremo portavoce della problematica col Governo Nazionale che è l’unico a poter intervenire sull’agenzia delle entrate.”

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