Ancora sbarchi in nottata a Lampedusa, dove sono approdati complessivamente 108 migranti.

Intorno alle 23 un barcone con a bordo 92 persone è stato intercettato a poche miglia dall’isola da una motovedetta della capitaneria di porto. Altri 16 migranti, a bordo di un barchino, sono giunti direttamente a terra.

L’hot spot, dove in questo momento si trovano circa 300 extracomunitari a fronte di una capienza massima di un centinaio di ospiti, resta al collasso.

Inoltre stando alle previsioni meteo, che sono in peggioramento, il traghetto che assicura i trasferimenti dall’isola verso la terraferma rischia di restare bloccato a Porto Empedocle.

Nel frattempo prosegue la protesta di un gruppo di tunisini che chiedono di non essere rimpatriati manifestando sulla piazza della chiesa madre dell’isola; di giorno rimanendo seduti e la notte dormendo a terra.

“Continuiamo a sostenere che non si può negare l’accoglienza a chi ha bisogno di aiuto, ma con altrettanta nettezza dico che l’accoglienza deve avvenire all’interno di regole certe e nel rispetto della popolazione locale. Chiedo dunque al ministro degli Interni di attivarsi immediatamente per superare la situazione critica che stiamo vivendo a Lampedusa a causa del sovraffollamento del Centro di accoglienza, anche con interventi di aerei per il trasferimento dei migranti”.

Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa. “Ma è evidente – aggiunge – che non si può sempre rincorrere l’emergenza, che c’era prima e che continua ad esserci: serve un impegno forte del Governo Italiano che per attivare procedure automatiche e continue per portare avanti un’accoglienza ordinata e sicura. Non si può scaricare tutto su Lampedusa e sui lampedusani”.

(foto di repertorio)

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