Saverio Romano è stato eletto presidente del Comitato Scientifico del Dipartimento Eurispes sul Mezzogiorno che si è costituito con la presenza di un primo nucleo di studiosi.

In concomitanza con l’istituzione del Comitato Scientifico, è stata stabilita la trasformazione del Dipartimento in Osservatorio  permanente,  di cui  Saverio Romano assume la presidenza. Le attività del Dipartimento si amplieranno e si affiancheranno, dunque, a quelle degli attuali osservatori.

Grazie anche alla collaborazione con le più importanti Università meridionali e con esperti delle diverse discipline   economiche e sociali, l’Osservatorio sul Mezzogiorno dell’Eurispes sta lavorando al monitoraggio e all’analisi delle annose questioni a carattere economico e sociale che affliggono il Sud del Paese, con l’obiettivo di elaborare nuove strategie per la crescita di un territorio dalle grandi potenzialità inespresse.

Il Comitato Scientifico, che rimane aperto all’ingresso di altri esperti, è al momento composto da Antonio Messineo, ordinario di Fisica Tecnica Ambientale alla Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università   degli Studi di Enna “Kore”, Alessandra Faggian, professoressa di   Economia   Applicata,   prorettore con delega alla Ricerca e Direttore   Area   Scienze   Sociali al   Gran Sasso Science Institute, Giuseppe Notarstefano, professore al Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo della Libera Università   Maria SS. Assunta,  Raffaele Scuderi, ordinario di Politica Economica presso la Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Enna “Kore”, Francesco Aiello, ordinario di Politica Economica presso il Dipartimento di Economia dell’Università della Calabria.

Di recente l’Osservatorio ha dato il proprio contributo alla conferenza internazionale “Sud e Futuri” promossa dalla Fondazione Magna Grecia, che si è   svolta a   Mondello. L’evento, che ha visto l’Eurispes   tra gli Enti patrocinanti e la presenza del suo Presidente, Gian Maria Fara, tra gli illustri relatori intervenuti ha avuto il plauso delle Istituzioni, del mondo accademico e dell’informazione, che in modo unanime hanno  spronato   la   Fondazione,  insieme  alle altre realtà che hanno sostenuto l’iniziativa, a portare questa esperienza anche nelle altre Regioni del Meridione.

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