Sono ritenuti responsabili dello stupro di corso Calatafini nei confronti di una ragazzina di 15 anni. Sono i 19enni che avrebbero costretto la minorenne ad avere rapporti sessuali all’interno di un’auto parcheggiata il 29 novembre scorso. Ora sono finiti tutti a giudizio.

Come riporta il Giornale di Sicilia, uno dei tre ragazzi ha scelto di essere processato con la formula ordinaria e per lui il processo inizierà a dicembre davanti alla seconda sezione del tribunale. Gli altri due hanno scelto il rito abbreviato che avrà inizio nelle prossime settimane. Non ha esitato il Gip ad accogliere la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei tre giovani. L’accusa ritiene di avere delle prove schiaccianti contro i tre che furono arrestati e finirono ai domiciliari all’inizio di luglio.

Lo stupro della 15enne sarebbe avvenuto in pieno giorno in un parcheggio isolato nei pressi di corso Calatafimi. Si era recata sul posto per chiarire il rapporto con un dei tre ragazzi con il quale aveva avuto una storia. Un incontro che si trasformò in un incubi: i tre, che all’epoca avevano 18 anni, abusarono di lei a turno.

La ragazzina avrebbe accettato l’invito ad incontrare l’ex fidanzato dopo una serie di minacce e ricatti da parte del ragazzo che la minacciò di diffondere una foto in cui veniva ritratta in slip e maglietta.

Il 29 novembre così, invece di andare a scuola, la ragazzina sarebbe salita sull’auto del giovane. Lui le avrebbe messo le mani addosso e poi avrebbe abusato di lei, chiamando poi gli altri due imputati perché facessero la stessa cosa. La minorenne non avrebbe avuto la possibilità di scappare perché lo sportello dell’auto dal suo lato sarebbe stato rotto e dunque bloccato.

Alla fine era comunque riuscita a liberarsi e a tornare a scuola. Qui le amiche, vedendola in stato di choc, avevano allertato un’insegnante e poi la preside. Era stata poi informata anche al famiglia ed era partita la denuncia.

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