“Appena concluso l’incontro in commissione lavoro, mi sono trovato costretto a chiederne nuovamente la convocazione, alla presenza dell’Assessore al ramo auspicando che lo stesso, potrà presentarsi con una proposta concreta”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars.

“Oggi infatti i dirigenti hanno parlato solo dell’attuale interlocuzione con il ministero e di fuoriuscita attraverso strumenti come Anaspi, ricollocazione o prepensionamento. Servono proposte chiare – dice Figuccia – che ci indichino quali politiche attive del lavoro si vogliono attuare in Sicilia, individuando strumenti, risorse, personale e competenze. La sensazione avuta oggi è che siamo ancora all’anno zero. Chiedo che si dia attuazione alle molteplici norme approvate in questi anni in Parlamento, rimettendo in campo le tutele delle leggi 24/76 e 25/93
nonché le previsioni di cui alle leggi 8/16, 8/17 e 10/18. Bisogna valutare le esperienze di chi per anni ha svolto la sua attività, distinguendo i percorsi di chi svolgerà l’attività di navigator e chi deve essere recuperato dalla macelleria di questi anni per essere reinserito nel mercato del lavoro”.

“Sulla vertenza degli sportellisti multifunzionali dal Governo regionale non è arrivata alcuna proposta, non è stato fatto alcun passo in avanti. Attendiamo, nell’ambito dell’organizzazione delle politiche attive del lavoro, che ci dicano cosa vogliano fare per dare finalmente delle risposte concrete a lavoratori che da troppi anni vivono in condizione d’incertezza”.

Così il presidente della Commissione Cultura, Lavoro e Formazione dell’Assemblea Regionale Siciliana Luca Sammartino.

“Ringrazio i sindacati – prosegue il parlamentare regionale – che hanno portato al tavolo della Commissione alcune proposte. Oggi è stato stabilito un punto di partenza su cui lavoreremo tutti insieme, Governo, forze politiche, sindacati, per arrivare ad una riorganizzazione complessiva che riguardi l’intero settore”.

“Faccio appello alla responsabilità di tutti – conclude Sammartino – Evitiamo di mettere l’uno contro l’altro platee di lavoratori. La politica deve fare in modo che nessuno venga lasciato indietro ma deve fare scelte”

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