Il Gip di Catania ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico del presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione, Sergio Lo Trovato, e del direttore generale, Francesco Lo Trovato. I due erano accusati di dichiarazione infedele per non aver pagato le imposte su redditi pari a 10 milioni di euro dal 2013 al 2016.

L’archiviazione era stata richiesta dal Pm Fabio Regolo due mesi fa e nello stesso tempo il Pm aveva disposto il dissequestro di 3 milioni di euro sui conti del Csr avvenuto lo scorso 30 luglio. Il 10 settembre il Presidente del Csr Sergio Lo Trovato, assistito dagli avvocati Vito Branca e Carmelo Peluso, si era recato dal Pm per rendere dichiarazioni spontanee e fornire ai giudici la propria versione sui rilievi effettuati dalla Guardia di Finanza.

“Ci fa piacere che i magistrati abbiano accolto in pieno le nostre ragioni – ha commentato Lo Trovato – e cioè che in ben 28 anni di verifiche fiscali e successive parentesi giudiziarie ci è sempre stato riconosciuto, fino al 2019 e con circa una decina di sentenze, lo status di ente non commerciale. In tutti questi anni non è mai stata messa in dubbio la correttezza del nostro operato sotto il profilo tributario che, peraltro, è comune a tutti i Centri di riabilitazione come il Csr, che operano in regime di accreditamento con la Regione e che per legge devono essere enti senza fine di lucro e quindi non commerciali”. “Essere additati come evasori fiscali, accusati di concorrenza sleale e di aver fatto investimenti speculativi ha profondamente colpito e amareggiato noi, i nostri operatori, i disabili e i familiari che assistiamo”.

“In oltre 52 anni il Csr-Aias ha investito, nel rispetto della legge sugli enti non lucrativi, tutte le proprie risorse per creare nuovi Centri di riabilitazione per le persone con disabilità, garantendo attività riabilitative e di integrazione sociale per migliaia di disabili siciliani”, dice Lo Trovato. “Un’attività iniziata dall’impegno dei miei genitori insieme ad altri genitori per dare sollievo ai propri figli disabili – ricorda ancora il Presidente del Csr – Questo li ha portati a compiere una rivoluzione in Sicilia, portando i disabili fuori dalle proprie case”.

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