E’ scontro all’arma bianca fra i 70 deputati di sala d’Ercole, la politica siciliana, quella di governo e quella di opposizione dell’isola, rischia di implodere all’indomani dello stop al disegno di legge sui rifiuti attraverso la bocciatura dell’articolo cardine giunta con un voto segreto.

Una cosa che non sarebbe dovuta succedere dopo che era stata respinta la richiesta di rinvio in Commissione del disegno di legge e dopo che era tornato il sereno, o almeno così sembrava. Il fuoco, invece, covava sotto la cenere e Musumeci non ci sta. Così sbotta in aula e accusa tutti ma nel suo breve intervento, meno di quattro minuti, svela tutti i patti che stavano dietro il percorso stabilito, svela i tradimenti, accusa i 5 stelle, accusa il presidente dell’Antimafia Claudio fava, accusa i suoi deputati della maggioranza.

Quello che è successo, col senno di poi, è abbastanza chiaro. Qualcuno ha invocato un voto segreto ma restando nell’ombra. La richiesta è stata supportata e nel segreto dell’urna si sono consumati i tradimenti incrociati. C’è chi dall’opposizione ha votato a favore e chi dalla maggioranza ha votato contro. Di fatto la norma è saltata per interessi inconfessabili.

E Musumeci lo dice subito: “Qualche Maria Maddalena si è pentita dopo che tutte le proposte erano state accolte. Sono state fatte 28 sedute per analizzare questa norma. Sono state accolte le proposte dei 5 stelle e in particolare di Trizzino – dice Musumeci – eravamo tutti d’accordo poi qualche Maria Maddalena si è pentita”.

Musumeci racconta il percorso di commissione, gli accordi raggiunti fra cui la rinuncia al voto segreto. Nonostante lo stop al ritorno in commissione si era deciso di approfondire gli articoli più contestati proprio in commissione mentre proseguiva l’analisi degli altri e doveva essere un percorso semplice e lineare, senza scossoni.  “Il Presidente Miccichè ha chiamato al telefono i capigruppo 5 stelle e Pd e c’era l’accordo per andare in aula così. Ma adesso si usa con viltà il voto segreto. Se vi siete pentiti dovete metterci la faccia perché la politica è l’etica della responsabilità – urla Musumeci in faccia a chi rumoreggia in aula – i siciliani devono saperlo”.

Poi l’affondo più duro: “A chi stiamo facendo un favore fuori da quest’aula, a quali interessi stiamo rispondendo onorevole Fava – urla ancora Musumeci che se la prende con tutti, maggioranza e opposizione – a chi giova lo stop di questa legge – chi abbiamo fatto contento, chi vuole permettere che la criminalità continui a mettere le mani, chi vuole bloccare l’indebitamento. Ci vuole serietà. La viltà non appartiene alla buona politica. Noi vogliamo andare avanti con grande coerenza”.

E avanti si andrà ad iniziare dalla resa dei conti nelle segrete stanze che oggi riguarda la maggioranza o comunque la coalizione che sostiene Musumeci. Ma anche dentro casa 5 stelle dovrà esserci una revisione ed un chiarimento. Chi ha fatto l’accordo e con chi e perché. E chi nell’urna ha rispettato l’indicazione pentastellata e chi no? Nel Pd questo genere di rese dei conti sono, invece, all’ordine del giorno. Sempre che esista ancora un solo Pd.

Intanto questa mattina è stata disdetta la seduta della commissione Ambiente dell’Ars che si sarebbe dovuta riunire  per un approfondimento del disegno di legge sui rifiuti: ieri il voto in aula, con la bocciatura dell’art.1, ha fatto venire meno anche l’accordo sulla gestione dei lavori d’aula.

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