Sei un cittadino modello e paghi sempre le tasse comunali oppure sei un ex evasore che si autodenuncia  e inizia da solo a pagare le tasse comunali senza essere stato scoperto? Hai diritto ad un premio. Puoi circolare gratis sugli autobus di Palermo.

E’ la ‘pazza idea’ del sindaco Leoluca Orlando che punta così a far emergere l’evasione che è altissima in città e, al tempo stesso,a puntare sul trasporto urbano magari lasciando a casa più auto di quanto non si riesca a farne ‘fermare’ con la ztl.

Una idea che potrebbe essere sperimentata a Palermo ma poi esportata anche ad altre grandi città visto che i biglietti del trasporti pubblici gratis vengono già distribuiti nei centri raccolta della differenza ad esempio. Insomma il biglietto del bus sembra il premio per tutto.

L’idea è stata lanciata a margine di un incontro con i sindacati ieri a Palermo anche se non è stata presa troppo sul serio in tempi in cui la politica lancia continuamente boutade di ogni sorta.

Ma Orlando dice sul serio. L’Amat incassa poco dai biglietti mentre l’evasione è alta. Perchè, allora, non inserire nel contratto di servizio la possibilità per il Comune di versare nelle casse dell’Amat un contributo per il mancato incasso dallo sbigliettameto a fronte del vantaggio sulla lotta all’evasione della Tari soprattutto ovvero la tassa sui rifiuti.

Sul tema o dell’evasione fiscale (ad esempio la Tari) Cigli Cisl e Uil si sono detti concordi sulla lotta all’evasione ”Pagare tutti ma pagare meno deve essere l’obiettivo dell’amministrazione comunale, recuperare queste somme darebbe ossigeno alle casse delle Partecipate” hanno sostenuto i segretari generali  Campo, La Piana e Borrelli.

Il sindaco ha comunicato ai sindacati di aver chiesto all’amat di fare una simulazione dei costo di una simile operazione e al settore imposte di verificare i possibili benefici.

Al centro dell’incontro usato per lanciare la notizia a sorpresa c’era la situazione delle partecipate. “Un momento importante di confronto nell’interesse della città e dei lavoratori – dicono Gianluca Colombino, Giuseppe Badagliacca e Nicola Scaglione – La riorganizzazione del sistema delle partecipate è fondamentale per garantire servizi di qualità ai cittadini e valorizzare al meglio i lavoratori e in questo senso è fondamentale il processo di mobilità orizzontale tra le partecipate attraverso il meccanismo della cessione di contratto su base volontaria. Alcune aziende come Amap, Amat e Rap hanno certamente bisogno di nuovo personale e la Reset deve applicare gli accordi sindacali che prevedono il ritorno a salari dignitosi per tutto il personale. Bisogna potenziare Amg e Sispi e adottare nuove strategie improntate all’innovazione e al rispetto dell’ambiente”.

“Abbiamo ribadito le richieste che da tempo la Cisal porta avanti – continua il sindacato – tra cui una holding unica che accorpi tutte le partecipate con un’unica regia e programmazione. Serve un percorso chiaro e certo di ammodernamento dei servizi offerti alla città: il tempo degli sprechi e dei carrozzoni è finito, abbiamo bisogno di una visione di insieme che garantisca adeguati standard di qualità. Un processo che deve includere necessariamente i dipendenti diretti del Comune, con un intervento sui part -time a cui garantire un ulteriore incremento dei contratti verso il tempo pieno. I dipendenti diretti sono parte essenziale di tutta la macchina amministrativa: anche alla luce dei pensionamenti i concorsi sono ormai improcrastinabili, così come la riqualificazione del personale tramite progressioni. Una volta esaurite le richieste volontarie del personale delle partecipate, abbiamo proposto che per compensare i vuoti si dia priorità proprio ai comunali part-time con specifiche competenze e professionalità”.

Dal primo gennaio, 111 lavoratori della Reset passeranno con cessione individuale di contratto a Rap (94) e Amat (17) annunciano i conferderali.

“Un percorso di dialogo che definiamo positivo – spiegano Enzo Campo segretario generale Cgil Palermo, Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Gianni Borrelli coordinatore Uil Palermo –, e che rappresenta un punto di partenza per un confronto più dettagliato su ogni partecipata. I presidenti infatti convocheranno adesso i sindacati confederali e le categorie per un’analisi più attenta dei conti delle singole aziende e delle loro prospettive future. Abbiamo evidenziato come le criticità finanziarie ed organizzative dovranno essere affrontate in modo adeguato; il futuro delle partecipate è fortemente collegato al bilancio consolidato del Comune di Palermo, quindi il livello di attenzione deve essere al massimo per garantire il futuro ai lavoratori coinvolti e poter fare nuove assunzioni, rispetto alle esigenze che si manifesteranno. Noi vogliamo che le partecipate del comune di Palermo rimangano a proprietà pubblica”. Durante l’incontro sono stati dunque evidenziati punti di forza e debolezza di tutte le aziende. “Obiettivo che vede coinvolte tutte le aziende – aggiungono i tre segretari -, intanto è quello di sostenere Reset nel suo percorso di sviluppo e rilancio, da qui il passaggio dei lavoratori a gennaio. Sulle possibili nuovi assunzioni invece in tutte le Partecipate per alcune aree specifiche delle aziende, abbiamo chiesto di accelerare i tempi per renderle effettive e dare risposte ai disoccupati della città”.

Ma sulla proposta di Orlando resta, comunque,m un grande dubbio? Potrà la gratuità di un sistema di trasporto pubblico la cui efficienza sul piano delle linee esistenti e delle tempistiche (ad eccezione del 101)  lascia molto a desiderare, indurre a pagare le tasse. Chi è evasore probabilmente già non paga il biglietto e scappa alla vista dei controllori, chi non lo è già paga entrambi.Senza considerare che il valore della Tari probabilmente è più alto del valore del trasporto risparmiato. Almeno questo il ‘conto  della serva’ che farà il palermitano che non paga

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