La commemorazione per la morte Emanuele Ferraro, il caporal maggiore dell’Esercito, originario di Lentini, caduto insieme ad altri 18 italiani e 9 iracheni nell’attentato a Nassiriya avvenuto il 12 novembre del 2003 si terrà a Lentini il 20 novembre. Un rinvio dovuto al maltempo ma la madre del soldato, Maria Cimino, è tornata a parlare di quei fatti.

“Siamo degli intrusi in Iraq, è del tutto inutile rimanere lì e rischiare la vita dei nostri ragazzi. Mi dispiace dirlo, ma quella gente – aggiunge Maria Cimino –  vuole stare da sola e non vuole nessuno. Siamo degli intrusi in Iraq, è del tutto inutile rimanere lì e rischiare la vita dei nostri ragazzi”.

Il ricordo per la scomparsa del figlio è ancora forte.  “Nonostante siano trascorsi 16 anni dall’attentato – aggiunge Maria Cimino –  in cui è caduto mio figlio, il dolore non passa. Ogni giorno rivivo quei momenti terribili, ho troppa rabbia. E’ la rabbia il sentimento che si è sedimentato nel mio cuore e non passerà mai”.

La madre di Emanuele Ferraro intende stringersi alle famiglie dei 5 militari italiani, vittime di un nuovo attentato in Iraq. “L’attentato ci ha fatto rivivere – spiega Maria Cimino –  tutto quello che abbiamo passato, per questo sono vicina alle famiglie. Devono farsi forza e coraggio per trasmetterli ai ragazzi”.

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