In Sicilia si vive male e la situazione non migliora. Al contrario, tutte le città siciliane sono in fondo alla classifica per qualità di vita e servizi. Su 107 province prese in esame la migliore siciliana è al 93esimo posto. Ed è siciliana anche la provincia che chiude la graduatoria.

E’ quanto emerge nella classifica annuale di ItaliaOggi e Università La Sapienza, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunta alla sua ventunesima edizione.

Secondo questa classifica è Trento la città italiana che sale sul podio per la qualità della vita nel 2019.La provincia autonoma è al primo posto per gli affari e il lavoro, l’ambiente, l’istruzione, il tempo libero, il turismo. All’ultimo posto Agrigento, risultata carente quasi sotto tutti gli aspetti. Dai primi 68 posti della classifica non compaiono città del Sud.

Nel 2019 la qualità della vita in Italia è complessivamente migliorata. Oggi sono 65 su 107 le province italiane in cui la qualità di vita è buona o accettabile: un dato che risulta il migliore degli ultimi cinque anni. Nel 2015, infatti, le province in cui si vive bene erano 53 su 110, nel 2016 e 2017 erano diventate 56 su 110, nel 2018 avevano raggiunto quota 59 su 110. Un’evoluzione costante, insomma, malgrado il contesto economico non semplice.

Le prime dieci province in testa alla classifica per qualità della vita appartengono, ancora una volta, al Nordest o al Nordovest: dopo Trento, ci sono Pordenone, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola, Belluno, Aosta, Treviso, Cuneo, Udine e Bolzano, che scende dal primo al decimo posto rispetto al 2018.

Per incontrare le prime province del Sud bisogna scorrere la classifica fino ad arrivare al 69 e al 70 posto, dove compaiono le lucane Potenza e Matera. Nel Mezzogiorno e nelle Isole, il buon vivere è ancora un miraggio: in 35 province su 38 la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente (nelle rimanenti tre è accettabile). Il che significa, in termini di popolazione, che il 44% degli italiani vive con una qualità di vita insoddisfacente. Al contrario, nel Nordest, in 22 province su 22 la qualità della vita è buona o accettabile, in nessuna scarsa o insufficiente. Nel Nordovest, la qualità è buona o accettabile in 23 su 25 province (solo in due scarsa). Nell’Italia Centrale si registra una situazione stabile: in 14 su 22 la qualità della vita nel 2019 è accettabile.

Per quanto riguarda la Sicilia la situazione appare ‘drammatica’. La prima provincia siciliana per qualità della vita è Ragusa e si trova solo al 93esimo posto seguita da Messina al 95esimo, Palermo è addirittura al 98esimo posto seguita da Enna al 99esimo e da Siracusa e Trapani che occupano le posizioni 100 e 101. Caltanissetta sta al posto 103 e Catania al 104, chiude la classifica italiana Agrigento al 107esimo scalino

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