Sulla già disastrosa raccolta rifiuti dell’isola piove un altro macigno. E il paradosso è che a scagliarlo sono gli uffici della Regione Siciliana, che “con grandissima, inaudita severità, del tutto fuori luogo – dice il deputato regionale M5S Luigi Sunseri – ha fatto strage dei progetti di compostaggio dei rifiuti organici presentati dai Comuni isolani, bocciandone ben 92 sui 97 presentati, quasi il 95 per cento.

Sotto la scure dei severissimi uffici dell’assessorato dell’Energia sono caduti uno dopo l’altro i progetti presentati da comuni piccoli e anche grandi come Messina ed Enna, che, ambivano ad accaparrarsi una fetta dei 16 milioni messi a disposizione dall’Unione europea per potenziare la lotta contro i rifiuti.

“È assurdo – commenta Sunseri – gli uffici potevano e dovevano ricorrere alla prevista e diffusa pratica del soccorso istruttorio, come si fa in questi casi, invitando i Comuni a rimediare alle carenze individuate, che in alcuni casi sono veramente ridicole, se si pensa che alcuni progetti sono stati bocciati perché la firma digitale apposta sull’elaborato non era valida o uno dei documenti presenti nel dvd non era firmato digitalmente. Non si può perdere un fiume di finanziamenti per cavilli di questo tipo. La Regione ci ripensi e faccia marcia indietro, concedendo ai Comuni tempo e supporto per rimediare alle carenze registrate dai solertissimi funzionari di Pierobon”.

“In una regione dove mancano gli impianti pubblici per la raccolta dell’umido, che lo ricordiamo rappresenta il 40% dell’intera produzione dei rifiuti, – commenta il deputato Giampiero Trizzino – bocciare quasi tutti i progetti presentati dai Comuni, semplicemente per meri errori materiali, vuol dire non avere la volontà di risolvere il problema. Si riesaminino le istanze utilizzando criteri razionali, in modo tale da non perdere i fondi UE, aiutando concretamente i Comuni a potenziare i sistemi di raccolta. Pierobon dimostri la volontà di spingere gli impianti di compostaggio pubblici e di comunità, non mega impianti con grande impatto ambientale”.

Non tarda la replica dell’assessore Pierobon: “La Srr Trapani Nord ha inviato il progetto dell’impianto pubblico di compostaggio di Calatafimi-Segesta. Il governo Musumeci è pronto a finanziarlo e ha già stanziato circa 15 milioni. Speravamo arrivasse prima, ma confidiamo che tutti i soggetti interessati rispettino gli impegni assunti – ha detto -. Stiamo correndo su tutti i fronti – prosegue l’assessore – per accompagnare l’incremento continuo della differenziata. In particolare stiamo concentrando gli sforzi sugli impianti per il trattamento dell’umido, che rappresenta il 40 per cento circa della raccolta differenziata”.

L’assessore spiega inoltre che “per sostenere i Comuni abbiamo investito anche sul compostaggio di comunità, che consente di recuperare fino al 7 per cento dell’organico, una parte minore ma comunque importante. Nei mesi scorsi il dipartimento ha pubblicato un bando da 16 milioni ed è venuto incontro alle esigenze dei Comuni in tutti i modi. L’avviso non prevedeva soccorso istruttorio, il dipartimento ha ascoltato, ha fornito informazioni, ha messo a disposizione moduli e schemi di regolamento. Ha anche concesso due proroghe per dare più tempo. Se le istanze presentavano degli errori è giusto che gli uffici le abbiano rilevate. Le regole si rispettano. Inutile però fare allarmismo, perchè l’iter prosegue come in ogni bando. E tra non molto il dipartimento potrà riaprire i termini. La Regione continuerà a investire nelle iniziative per favorire la raccolta differenziata e aiutare i Comuni nella fase di progettazione con diverse iniziative in cantiere”.