E’ stata rinviata al prossimo 28 gennaio l’udienza, davanti al giudice della Sorveglianza di Milano Giulia Turri, per decidere se applicare o meno la libertà vigilata a Marcello Dell’Utri, l’ex senatore di FI tornato libero lo scorso 3 dicembre dopo aver scontato la pena per concorso esterno in associazione mafiosa.

Nella sentenza dei giudici di Palermo, con la quale è stato condannato a 7 anni di carcere (ne ha scontati poco più di 5 con la concessione della liberazione anticipata), era stata decisa, infatti, per lui come misura di sicurezza la libertà vigilata per due anni, dopo l’espiazione della pena.

Il giudice, che oggi ha rinviato l’udienza in attesa di alcune carte, dovrà decidere se Dell’Utri, difeso dall’avvocato Alessandro De Federicis, sia o meno pericoloso socialmente e se, dunque, si debba applicare la misura di sicurezza.

Per l’ex senatore, tra l’altro, è in corso il processo d’appello sulla presunta trattativa Stato-mafia, nel quale in primo grado è stato condannato a 12 anni.

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