C’è la promessa, c’è la legge ma non ci sono i soldi,. Almeno non per il momento. E’ giallo intorno alla norma che stanzierebbe 7 milioni di euro per la discarica di Bellolampo a Palermo. Sodi necessari ad evitare l’emergenza promessi dalla Regione. Una sorta di ‘prestito’ alla città. La norma Pierobon approvata in giunta di governo è all’Ars ma non può essere affrontata per effetto di carenza di copertura economica anche se la Regione dice che i soldi ci sono.

Mezza chiarezza ( ma solo mezza) viene dal Presidente di turno dell’Ars Roberto Di Mauro: “In merito al Disegno di legge di iniziativa governativa per la concessione di una anticipazione al Comune di Palermo per la gestione delle vasche esaurite di Bellolampo, credo utile precisare che in qualità di Presidente dell’Assemblea ho comunicato all’Aula che lo stesso DDL, risulta privo del necessario parere di conformità da parte della Ragioneria Generale della Regione”,

Dunque, come alcuni deputati dicono da ieri, non c’è la relazione del ragioniere generale e non si può andare avanti “La Segreteria Generale dell’ARS ha in tal senso chiesto all’Assessore competente ed alla Segreteria generale della Regione la necessaria integrazione al fine di poter avviare l’iter parlamentare dello stesso DDL. Tale richiesta di integrazione, del 6 dicembre, è ad oggi senza risposta”.

Di Mauro ci tiene a precisare che, dunque, lo stop non dipende dall’Ars “Quanto sopra si ritiene utile comunicare per sottolineare che ad oggi l’attività svolta dall’Assemblea e dei suoi uffici è stata conforme a quanto previsto dal Regolamento e che nessun ritardo circa la discussione del DDL può quindi esser addebitato a questo Parlamento”.

La prima a lanciare l’allarme smentita dall’assessore era stata Marianna Caronia “Dopo il chiarimento istituzionale del Vice Presidente Di Mauro, sullo stato di impasse del Disegno di legge regionale per il contributo al Comune di Palermo e alla RAP, è chiara l’urgenza che il Governo, sia la Giunta o sia la Ragioneria generale, ponga rimedio al caos”.

“Da parlamentare regionale – aggiunge – mi aspetto che si dia all’Ars la possibilità di discutere e votare questo provvedimento che è indispensabile per garantire la funzionalità della RAP e i servizi alla città. E mi auguro che questo avvenga, vista la chiarezza della situazione, senza ulteriori polemiche”.

Appena 24 ore prima l’assessore Alberto Pierobn aveva garantito “La norma per trasferire 7 milioni di euro al Comune di Palermo per Bellolampo è stata approvata in giunta ed è stata inviata a Palazzo dei Normanni. Il ddl ha rispettato le indicazioni della Ragioneria generale sulla copertura finanziaria. In questo momento la legge si trova nella segreteria generale dell’Ars che di recente ha chiesto alcuni chiarimenti, ma ho avuto rassicurazioni dagli uffici del Bilancio sul fatto che il ddl esitato dalla giunta ha ricevuto la bollinatura di rito”.

Sulla base di queste parole si erano tranquillizzati anche al Comune “Apprendo con soddisfazione del chiarimento dell’Assessore Pierobon in merito alla copertura finanziaria della legge regionale che dovrà garantire un’anticipazione al Comune di Palermo per le spese di gestione delle vasche esaurite di Bellolampo. Mi auguro quindi che l’iter della legge sia quanto più spedito possibile. – aveva detto l’assessore Giusto Catania – Spiace che sull’argomento qualche deputato regionale che ricopre anche la carica di consigliere comunale abbia montato una polemica politica, additando quale responsabile il Comune di Palermo che invece non può che essere vittima di eventuali ritardi altrui”.

Adesso la vicenda cambia di tono e sostanza e questo avviene proprio nel giorno in cui si attende il pronunciamento della Corte dei Conti sul bilancio 2018, quel pronunciamento che dovrebbe sbloccare (in bene o in male) la situazione economica siciliana

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