Le politiche di riduzione del disavanzo e per il contenimento della spesa della Regione siciliana sono inefficaci. E’ l’accusa dura della Corte dei Conti oggi in udienza per la parifica del bilancio 2018.

Parte da questo assunto della relazione introduttiva dell’udienza di parifica il difficile giorno della verità per i conti della Regione siciliana. La Corte dei Conti si pronuncia, con sei mesi di ritardo rispetto alla consuetudine sulla parifica del bilancio 2018 per un lungo confronto con gli uffici siciliani, sul rendiconto generale trentennale e alla fine contesta un buco senza precedenti da coprire tutto nel 2019. Le premesse c’erano già durante le udienze preparatorie della settimana scorsa

La Regione siciliana dovrà trovare, e appostare nell’esercizio finanziario per il 2019, le coperture, pari a 1,103 miliardi di euro, del disavanzo. Un altro miliardo dovrà invece, essere coperto negli esercizi considerati nel bilancio di previsione e in ogni caso non oltre la durata della legislatura regionale.

La contestazione parte da considerazioni complesse della magistratura contabile per la quale l’azione di riduzione del deficit da parte della regione è inefficace. Per i giudici dal “raffronto tra i dati degli equilibri di bilancio nelle varie fasi del ciclo 2018, risulta chiara l’inconsistenza della manovra finanziaria. La Regione non è stata in grado di raggiungere nemmeno gli obiettivi ‘minimi’ che essa stessa si era data con la legge di stabilità”.

Il disequilibrio della parte corrente dei conti e crescente e passa da una valore negativo di 652 milioni ad un valore dell’anno successivo di meno 667 milioni. Con gli accantonamenti ed i risparmi si giunge alla cifra finale di 1 miliardo e 103 milioni da trovare in questo ultimo scorcio di 2019.

Alla fine la parifica del bilancio 2018 è arrivata in sentenza ma con irregolarità chiare e disposizioni correttive.

Guai finanziari notevoli, dunque, a fronte dei quali far quadrare i conti, anche in vista del bilancio di previsione 2020, sarà cosa ardua.

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Ma il governatore replica immediatamente “La situazione finanziaria della Regione è oggettivamente critica e difficile: io mai sono stato direttamente o indirettamente corresponsabile dei disastri finanziari prodotti negli ultimi 25 anni”.

Musumeci ha sostenuto che col suo governo “c’è stata una inversione di tendenza rispetto al passato”.

“Copriremo il disavanzo, la responsabilità del bilancio è del governo e quindi faremo quanto serve” ha aggiunto il governatore Riguardo alla parifica con le irregolarità, Musumeci ha aggiunto: “Sono soddisfatto, saneremo quanto ci chiede la Corte dei Conti”.

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Ma intanto da Roma arriva un’altra tegola con l’annunciata impugnativa del collegato alla Finanziaria (Leggi qui le contestazioni romane) e non è certo una buona botizia

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