Il Consiglio di giustizia amministrativa, in Sicilia organo d’appello del Tar, ha ribaltato la decisione di primo grado dei giudici amministrativi, sospendendo in via cautelare il bando di gara dello scorso giugno della Centrale unica di committenza della Regione siciliana per il servizio di ristorazione negli ospedali dell’Isola, il cui importo è di 156 milioni di euro.

Il Cga ha accolto il ricorso di una società cooperativa rappresentata dall’avvocato Ignazio Scuderi che ha presentato una serie di motivazioni ritenute ‘da approfondire’ da parte dei giudizi amministrativi. Il collegio è presieduto da Rosanna De Nictolis.

Nell’ordinanza il giudice estensore Nico Caleca rimarca l’esigenza che “le condizioni e le modalità della procedura di aggiudicazione siano formulate in maniera chiara, precisa ed univoca sia con riferimento al costo del personale e alle dotazioni di funzionanti cucine presso le singole strutture, sia con l’esatta descrizione dei criteri di aggiudicazione, compresa la rilevanza da assegnare agli importi unitari per le singole voci (colazione, pranzo, cena, cestino, merenda e pasto mensa) così da permettere una consapevole partecipazione a tutti gli offerenti e rendere trasparente e comprensibile il conseguente operare della autorità aggiudicatrice”.

Il Tribunale amministrativo regionale non aveva ravvisato il ‘periculum in mora’ ovvero il rischio che nell’attesa dl pronunciamento di merito si determinasse un pericolo per i ricorrenti. Ma a queste decisione er arrivato dopo una udienza intermedia che era stata preceduta comunque da una sospensione della gara e dalla richiesta alla Regione di presentare controdeduzioni entro dieci giorni. Adesso il Cga, ribalta la decisione del Tar che aveva sbloccato la gara dopo l’udienza di merito del 7 novembre

La gara adesso resta bloccata in attesa di un giudizio di merito per il quale occorrerà fissare una udienza.

Non è la prima gara che viene bloccata dai giudici amministrativi. In passato era toccato a quella per i vigilatens nei Pronto Soccorso gara annullata dal Tar, in quel caso dai giudici di prima grado nel percorso amministrativo. Un segnale che qualcosa non sembra andare per il verso giusto in questi bandi predisposti dal servizio unico centrale

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