Arriva la continuità territoriale per la Sicilia per contrastare il caro voli ma sarà riservata solo agli aeroporti minori. Chi vuole viaggiare da e per la Sicilia dovrà prima sobbarcarsi il percorso interno all’isola delle infrastrutture stradali inesistenti per raggiungere Trapani oppure Comiso.

E’ stato firmato il decreto del Ministro Paola De Micheli per le tratte a prezzi calmierati su Trapani Birgi e a breve arriverà anche quello che riguarda l’aeroporto di Comiso. Il governo ha stanziato 50 milioni mettendo a bando le tratte. Prezzi massimi fra 35 e 45 euro per le tratte sociali operate da Trapani Birgi, prezzi massimo fra 38 e 50 euro per le tratte sociali operate da e per Comiso dove il prezzo maggiore sarà comunque quello da Comiso a Milano Linate.

I prezzi massimi sono per tratta quindi andare e tornare costerà il doppio. Il bando prevede anche un ribasso dunque le compagnie aeree potranno offrire prezzi inferiori per aggiudicarsi gli aiuti pubblici ma in ogni caso dovranno mantenere il prezzo basso del biglietto anche nei periodi festivi o di massimo riempimento dei voli. Resta da capire, ma per questo bisognerà aspettare il bando, quanto incideranno le tasse aeroportuali e gli altri balzelli che sono previsti nei biglietti aerei ma il grande vulnus è la scelta degli aeroporti minori. Più che un provvedimento per la continuità territoriale sembra un provvedimento destinato a sostenere gli aeroporti.

Palermo e Catania che contano i maggiori volumi di traffico con Catania fra i primi aeroporti italiani, saranno esclusi dalla continuità territoriale. Una scelta che lascia perplessi gli operatori e che rischia di essere qualcosa di diverso dal contrasto al caro voli. Le compagnie, infatti, continueranno a imporrei propri prezzi sulle tratte principali.

Queste le tratte messe a bando: da Trapani per Trieste, Brindisi, Ancona, Perugia e Napoli (assente il trafficatissimo asse in direzione Bologna).  Si attende il bando da e per Comiso

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