Nessuna polemica sull’esclusione degli aeroporti di catania e Palermo dalle tratte messe a bando dello Stato per l continuità territoriale ovvero per ottenere biglietti aerei a prezzi bassi da e per la Sicilia. La scelta di Roma trova il consenso di Palermo, almeno a livello governativo.

“Esprimiamo compiacimento per l’epilogo di una vicenda che per mesi, insieme all’assessore alle Infrastrutture Falcone, abbiamo seguito con particolare impegno” dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando il via libera al bando per la continuità territoriale dell’aeroporto di Trapani, da parte del governo nazionale. E al quale dovrebbe seguire quello per Comiso.

“La Regione Siciliana – prosegue il governatore – ha destinato ben 16 milioni di euro, oltre alle risorse dello Stato, per arrivare a questo risultato che è il completamento di un percorso complesso e impegnativo, che ci ha visto in prima linea a Roma e Bruxelles. Ma è solo il primo passo. La vertenza sul caro-voli, per gli altri aeroporti dell’Isola, infatti, prosegue. Abbiamo già chiesto al governo nazionale di attivare le procedure, previste dalla legge 388/2000, affinchè anche gli aeroporti di Palermo e Catania possono godere degli stessi benefici per i collegamenti con Roma e Milano. In tal senso, siamo pronti a investire altre risorse per ridurre i disagi dei siciliani”.

Ma il provvedimento per la continuità territoriale per la Sicilia nato per contrastare il caro voli riservato solo agli aeroporti minori non convince gli operatori del settore turistico. Di fatto chi vuole viaggiare da e per la Sicilia dovrà prima sobbarcarsi il percorso interno all’isola delle infrastrutture stradali inesistenti per raggiungere Trapani oppure Comiso.

Il primo decreto è stato firmato ieri del Ministro Paola De Micheli per le tratte a prezzi calmierati su Trapani Birgi e a breve arriverà anche quello che riguarda l’aeroporto di Comiso. Il governo ha stanziato 50 milioni mettendo a bando le tratte. Prezzi massimi fra 35 e 45 euro per le tratte sociali operate da Trapani Birgi, prezzi massimo fra 38 e 50 euro per le tratte sociali operate da e per Comiso dove il prezzo maggiore sarà comunque quello da Comiso a Milano Linate.

I prezzi massimi sono per tratta quindi andare e tornare costerà il doppio. Il bando prevede anche un ribasso dunque le compagnie aeree potranno offrire prezzi inferiori per aggiudicarsi gli aiuti pubblici ma in ogni caso dovranno mantenere il prezzo basso del biglietto anche nei periodi festivi o di massimo riempimento dei voli. Resta da capire, ma per questo bisognerà aspettare il bando, quanto incideranno le tasse aeroportuali e gli altri balzelli che sono previsti nei biglietti aerei ma il grande vulnus è la scelta degli aeroporti minori. Più che un provvedimento per la continuità territoriale sembra un provvedimento destinato a sostenere gli aeroporti.

Palermo e Catania che contano i maggiori volumi di traffico con Catania fra i primi aeroporti italiani, saranno esclusi dalla continuità territoriale. Una scelta che lascia perplessi gli operatori e che rischia di essere qualcosa di diverso dal contrasto al caro voli. Le compagnie, infatti, continueranno a imporrei propri prezzi sulle tratte principali.

Queste le tratte messe a bando: da Trapani per Trieste, Brindisi, Ancona, Perugia e Napoli (assente il trafficatissimo asse in direzione Bologna).  Si attende il bando da e per Comiso

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