Domani, giovedì 30 novembre, altro giro e altra corsa per MasterChef Italia e, come riportato da una nota del cooking show, «non c’è più margine per sbagliare […] Il  gioco per i 12 aspiranti chef si fa veramente duro, ma solo talento, concentrazione, precisione e collaborazione sono gli ingredienti perfetti per arrivare fino in fondo e aggiudicarsi il titolo di nono Masterchef italiano».

Il settimo appuntamento con il programma prodotto da Endemol Shine Italy andrà in onda alle 21.15 sy Sky e NOW e sarà all’insegna della collaborazione: un banco di prova tutt’altro che scontato, in una Masterclass caratterizzata finora da strategie e rivalità palesi. La cooperazione sarà cruciale già nella Mystery Box: anche se la competizione è individuale e alla fine solo uno diventerà il migliore cuoco amatoriale d’Italia, infatti, la sinergia in cucina è sempre fondamentale per la buona riuscita del lavoro. Solo chi avrà saputo lavorare senza perdere di vista la propria creatività e le proprie doti tecniche sarà dichiarato il migliore della prova e potrà avere un vantaggio nel successivo Invention Test. Qui, nel secondo step della gara, i cuochi amatoriali si misureranno con uno dei compiti più difficili: cucinare a 4 mani, riponendo la fiducia nelle idee e nelle scelte del proprio ‘compagno di banco’. Per quanto concerne la prova esterna, lo scenario sarà Parma, Città Creativa Unesco per la Gastronomia, Capitale Italiana della Cultura 2020: rispettando la lunga tradizione e utilizzando le materie prime tipiche, le due brigate dovranno cucinare nella splendida cornice del Teatro Regio per 50 elementi dell’orchestra cittadina La Toscanini. Come sempre, però, una delle due brigate dominerà la competizione, spedendo l’altra al Pressure Test.

E LUCIANO?

Beh, non potremo non fare il tifo per Luciano Di Marco, il geometra 52enne di Palermo, che ha conquistato l’attenzione dei tre giudici – Renzo Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli – non solo per la sua simpatia e le sue ormai battute ‘cult’ (#AddaKuosa ne è un esempio) ma anche e soprattutto per le sue capacità davanti ai fornelli.

Tra l’altro, BlogSicilia.it, in attesa della nuova puntata, ha incontrato il fratello di Luciano, Angelo Di Marco: «È una persona speciale, di cui ci si può fidare, sempre vicino. Cosa ci accomuna? Pescare insieme, l’amore sfegatato per il Palermo (siamo stati alla finale di Coppa Italia del 2011 all’Olimpico) e Renato Zero». Il collega Marco Cappello ha poi raccontato che «quando manca Luciano in studio si sente sempre. Grazie alla sua presenza si lavora in maniera scherzosa. Ha sempre la battuta pronta e solleva il nostro morale». E il nome che darebbe al suo ristorante? «AddaKuosa», ha svelato un altro collega, Salvo Imparato.

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