C’è l’ok della Commissione Affari istituzionali che stamane all’Ars ha esitato il disegno di legge n. 678/A Stralcio sul ‘Rinvio delle elezioni degli organi degli enti di area vasta.

Dopo un primo sì in commissione e dopo uno stop a sala d’Ercole la norma era tornata in commissione per alcune modifiche. In assenza di accordo fra maggioranza e opposizione con voti trasversali, la norma continua il suo iter con alterne fortune. Per il governo il voto nelle ex Province è ormai fissato ad aprile ma pezzi della stessa coalizione vogliono un rinvio per consentire anche alle amministrazioni locali al rinnovo a maggio di poter partecipare alla scelta degli organi elettivi di area vasta.

“Ho chiesto – dice il parlamentare regionale e componente della commissione di merito Vincenzo Figuccia – che venga convocata la Conferenza Metropolitana, che, nelle more delle elezioni di secondo livello, potrà vedere convocati i Sindaci delle nove province in seno all’Assemblea”.

“Bene – prosegue – aver fissato finalmente la date delle elezioni provinciali di secondo livello tra il 15 settembre e il 15 ottobre ma l’appuntamento sia definitivo e mai più rimandato ponendo finalmente fine alla stagione del commissariamento”.

In realtà la certezza è ancora lungi dall’arrivare visto che un sì definitivo dovrà arrivare dal plenum di sala d’ercole che già una volta, invece ha stoppato la norma di rinvio frutto, peraltro, di accordi politici sotterranei maturati durante l’analisi dell’esercizio provvisorio quando proprio le distrazioni di pezzi della maggioranza affossarono il documento economico fondamentale per la Regione. Una  sorta di ‘ricatto politico’ al quale il governo non intende sottostare ma che ha comunque avuto i suoi effetti nel lungo percorso di questa e di altre norme. Voti trasversali visto che sul rinvio si sono trovati d’accordo a tratti i capigruppo mentre si sono anche create strane alleanze di voto fra Pd e governo della regione

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