Psicosi coronavirus in Ucraina. A Novi Sanzhary, città della Poltava, sono stati attaccati dei pullman che trasportavano decine di sfollati dalla Cina, diretti a un centro per restare in quarantena per quattordici giorni.

L’ira dei manifestanti è stata una conseguenza di una e-mail, poi accertata come falsa, inviata dal Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU), secondo cui il Ministero della Salute aveva dichiarato che alcuni di quei cinesi avevano contratto il coronavirus. Indagini sono in corso per risalire ai responsabili del messaggio di posta elettronica con la fake-news.

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Tra l’altro, in Ucraina non ci sono stati casi di contagio e, per mostrare solidarietà ai cinesi, la ministra della Salute Zoryana Skaletska ha annunciato che si unirà a loro durante la quarantena e gestirà il ministero tramite collegamenti via Skype. «Spero che la mia presenza lì calmerà i cittadini di Novi Sanzhary così come il resto del Paese», ha scritto in un post condiviso su Facebook.

I FATTI

Ieri, giovedì 20 febbraio, 45 ucraini e 27 stranieri sono stati trasportati da Wuhan – la città focolaio dell’epidemia – a Kharkiv, nell’Ucraina orientale, a bordo di sei pullman. Quando i mezzi sono arrivati a Novi Sanzhary, alcuni manifestanti hanno acceso dei roghi e scagliato pietre contro di essi. È stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine in assetto antisommossa e lo scontro è stato molto duro. Il ministero ucraino, comunque, ha sottolineato che nessuno dei passeggeri ha contratto il coronavirus e, in un filmato che gira sui social media, si vede il ministro degli Interni, Arsen Avakov, che dice ai manifestanti: «Non stiamo parlando di persone infette, stiamo parlando di persone sane» ma qualcuno ha risposto così: «Finora».

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