Tra i punti del decreto del Governo per arginare la diffusione dell’epidemia del Coronavirus c’è anche la sospensione di ogni viaggio d’istruzione, sia sul territorio nazionale sia estero.

Come rafforzativo di ciò, il ministero dell’Istruzione ha informato che, per motivi precauzionali, «i viaggi di istruzione vanno comunque sospesi a partire già da oggi domenica 23 febbraio 2020. Si ringraziano le scuole e i dirigenti scolastici per la collaborazione».

Su Facebook, poi, il ministro Lucia Azzolina, ha scritto:«In Consiglio dei Ministri abbiamo adottato provvedimenti urgenti e straordinari sul Coronavirus. Le misure approvate consentono la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero. Una richiesta che ho portato all’attenzione dei colleghi di governo e che farò in modo di rendere operativa già nelle prossime ore. Una precauzione che a mio avviso si rende necessaria in questo scenario. Il governo e le autorità sanitarie stanno facendo un lavoro serio e scrupoloso tenendo conto di un quadro che muta rapidamente».

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LA NOTA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PRESIDI

Sull’argomento, però, l’Associazione nazionale presidi (ANP) ha chiesto che sia fatta immediata «chiarezza sulla questione viaggi di istruzione». Il decreto-legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, infatti, «non attribuisce alcun potere di intervento immediato ai dirigenti scolastici nelle more della sospensione», hanno osservato i dirigenti scolastici. «In particolare, non è chiaro su quale soggetto ricadrebbero i costi delle sospensioni adottate nel frattempo. Per evitare l’apertura di contenziosi sfavorevoli per le scuole, e per le tasche dei genitori, chiediamo che il Ministero chiarisca immediatamente cosa devono fare i numerosi colleghi che già in queste ore hanno numerose partenze programmate, generalmente per mete non interessate dal contagio. I Dirigenti dello Stato sono pronti a gestire le emergenze ma devono avere la sicurezza di farlo secondo le previsioni, anche approvate d’urgenza, di legge», ha concluso l’ANP.

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