Le ricadute economiche del Coronavirus preoccupano le aziende del polo petrolchimico di Siracusa, compresi i colossi del petrolio. E così, in giornata  il Comitato di presidenza e il Consiglio generale di Confindustria Siracusa si sono riuniti d’urgenza per valutare le azioni necessarie per affrontare l’emergenza Coronavirus.

“Abbiamo valutato – ha detto il Presidente di Confindustria Siracusa Diego Bivona – la necessità di monitorare tutti insieme, con la massima attenzione, la situazione di contesto e le eventuali azioni da intraprendere, nell’interesse dell’intera comunità  del nostro territorio. Ci troviamo di fronte a una situazione magmatica – ha detto Bivona – che se da un lato il rischio di epidemia è incerto, dall’altro la psicosi genera una crisi economica certa che oggi sta già colpendo le aziende del comparto turistico ma rischia di interessare anche le altre imprese grandi, medie e piccole”.

Per far fronte a un momento in costante evoluzione, la decisione che è stata condivisa è quella di attivare un comitato permanente di vigilanza  e controllo per le azioni di emergenza che dovessero nascere.

“La sinergia e lo stretto coordinamento fra tutti gli attori economici, infatti, garantisce – ha detto il Presidente di Confindustria Siracusa – azioni condivise fra le aziende del territorio per gestire le eventuali emergenze in maniera concertata con le istituzioni locali deputate”.

Della “Task force” fanno parte i medici delle aziende Erg, Isab-Lukoil, Sasol Italy, Sonatrach Raffineria Italiana, Buzzi Unicem e i rappresentanti di Versalis-Eni, Priolo Servizi, Ias, Air Liquide, Sol, i presidenti delle sezioni Turismo, Sanità, Cemento, del Comitato piccola industria e della Sezione Metalmeccanici, anche per gli effetti economici e produttivi.

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