E’ tanta la confusione generata attorno alla decisione di chiudere le scuole di Palermo e provincia fino al 3 marzo. Il motivo ufficiale è la disinfestazione delle strutture scolastiche, il motivo “ufficioso” è l’allerta coronavirus che si è generata in seguito ai tre casi di contagio confermati a Palermo.

Fa ancora discutere la decisione dei Comuni prima, dell’Area Metropolitana di Palermo poi e della Regione di chiudere le scuole di ogni ordine e grado e secondo i consiglieri comunali di Sinistra Comune è ancora tanta la confusione. 

Barbara Evola e Katia Orlando, consigliere comunali a Palermo di Sinistra Comune, sottolineano che la nota firmata dal Presidente della Regione parla sia di chiusura che di sospensione delle attività. “Chi lavora nel mondo della scuola conosce bene la differenza – affermano i due consiglieri -: la chiusura prevede che studenti, docenti e personale ATA rimangano a casa, mentre la sospensione riguarda gli studenti in prima battuta e i docenti in seconda, come conseguenza cioè della mancanza di alunni”. La situazione al momento è che ci sono scuole rimaste del tutto chiuse e altre invece in cui il personale ATA ha dovuto prestare servizio.

Per Sinistra Comune si tratta di una “difformità assurda: una disposizione del genere deve essere chiara e, trattandosi di azione volta alla prevenzione attraverso la sanificazione straordinaria degli istituti, prevedere che tutto il personale sia tutelato”.

Intanto gli uffici dell’Assessorato dell’Istruzione, sollecitati a chiarire, rispondono che è in cantiere una nuova determina di sospensione delle attività rivolta ai soli studenti; docenti e personale ATA invece devono prestare servizio. “Ciò crea più confusione, non considerando il CCNL e il citato articolo del Codice Civile riguardanti i docenti, e disparità di trattamento: come se insegnanti e personale ATA fossero immuni dall’eventuale pericolo di contagio. Lunedì, ultimo giorno di sospensione delle attività, sarà fra poco. Ci aspettiamo che l’assessore Lagalla e il presidente Musumeci chiariscano subito per iscritto come la Regione intende tutelare in egual modo tutti coloro i quali a vario titolo, giornalmente, operano nelle scuole di Palermo e provincia”.