Dopo un primo timido segnale di rallentamento nella crescita dei contagi registrato ieri, la diffusione del virus oggi in Sicilia fa registrare una tendenza analoga a quella di ieri. Crescono i decessi ma diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (sabato 28 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 13.096.
Di questi sono risultati positivi 1.359 (+99 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.242 persone (+74).

Sono ricoverati 512 pazienti (+12 rispetto a ieri), di cui 71 in terapia intensiva (-4), mentre 730 (+62) sono in isolamento domiciliare, 60 guariti (+7) e 57 deceduti (+18, ma riferito agli ultimi due giorni).

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 55 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 50 (19, 3, 4); Catania, 350 (127, 16, 21); Enna, 158 (92, 1, 9); Messina, 262 (133, 3, 14); Palermo, 213 (80, 14, 5); Ragusa, 29 (9, 3, 0); Siracusa, 64 (26, 18, 2); Trapani, 61 (26, 0, 1).

Ma mentre continua la battaglia con la malattia l’attenzione politica, finalmente, comincia a focalizzarsi anche su altro. A tenere banco sono i rischi di questa quarantena forzata che ha bloccato il Paese e il rischio che esplodano le tensioni sociali delle quali si è avuta qualche avvisaglia.

Oggi il governo della Regione ha varato un piano di aiuti alimentari da 100 milioni di euro che sarà erogato attraverso i comuni e che riguarderà chiunque abbia bisogno di assistenza anche se percepisce il reddito di cittadinanza.

Il piano si rende necessario per il prolungarsi della situazione dopo un primo tentativo di non pagare la spesa da Lidl da parte di 20 famiglie e la nascita di gruppi che incitano alla rivolta nonchè la segnalazione di incremento di rapine che hanno per oggetto non i soldi ma proprio la spesa alimentare. I supermercati sono attualmente vigilati dalle forze dell’ordine e c’è chi tenta di venire incontro alle esigenze con buoni spesa a carico dei centri commerciali per le famiglie bisognose del comprensorio. 

dalla Commissione regionale antimafia è arrivato anche un allarme con il Presidente Claudio Fava che teme che la mafia possa sostituirsi allo Stato e rispondere al bisogno di fatto governando, così, il territorio

Sul fronte sanitario la Regione ha lanciato una app attraverso la quale tenere sotto controllo i possibili contagiati a sintomatici destinata, in questa prima fase, ai rientrati in Sicilia dal Nord e registratisi sul portale della Regione