L’economista francese Jean-Paul Fitoussi, in un’intervista dopo il nefasto consiglio europeo di giovedì sera, non arriva a dire che l’Europa è finita, ma non sminuisce le difficoltà e traccia un quadro drammatico di quanto sta avvenendo con l’emergenza coronavirus, puntando il dito contro chi ha governato dagli anni ’80 in poi. Serba però la sua speranza, nella crescente alleanza tra Francia e Italia che insieme possono forzare la soluzione per ottenere gli eurobond.

 

La Germania ha giocato un ruolo molto importante negoziazione sugli eurobond e la cancelliera Merkel non sembra neanche troppo lontana dal poter essere convinta, ma sono i Paesi del nord che li bloccano perché non hanno voglia di essere solidali e hanno una visione corta del futuro, non riuscendo ad immaginare cosa potrebbe accadere loro. L’epidemia non risparmia nessuno e in questo momento dovrebbe esserci una unanimità per assicurare che gli altri Paesi salvino quelli in difficoltà, ma i piccoli Paesi del Nord che ragionano in termini contabili e non in economico-sociali, credono di avere più da perdere che da guadagnare.

 

Macron ha chiesto l’aiuto di Trump, annunciando un’iniziativa. Se l’Europa fa orecchie da mercante, allora si cercano altre alleanze andando a rafforzare quelle storiche, con gli Stati Uniti. Roma, sfruttando l’alleanza rafforzata con Parigi, potrebbe seguire Macron e puntare sugli USA. Ritrovare l’asse con gli USA sarebbe utile all’Europa così come agli stessi Stati Uniti.