Mentre rientra la grande paura di questa mattina legata alla tragica morte di una bambina di 5 anni all’ospedale dei bambini di Palermo non dovuta, però, a Coronavirus visto l’esito negativo del tampone, in Sicilia si comincia ad aprire qualche spiraglio di ottimismo legato ad un elevato numero di pazienti che lasciano la terapia intensiva anche se non sono guariti. Solo al Garibaldi di Catania sono dieci i pazienti che oggi lasciano l’intensiva anche se non tutti dichiarati guariti

I dati di oggi parlano di una crescita del contagio che però diventa stabile , senza impennate.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (lunedì 30 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 14.758. Di questi sono risultati positivi 1.555 (+95 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.408 persone (+78).

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 86 (1 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 63 (19, 3, 4); Catania, 405 (142, 16, 27); Enna, 183 (120, 1, 11); Messina, 280 (128, 8, 17); Palermo, 229 (81, 17, 7); Ragusa, 30 (8, 3, 2); Siracusa, 62 (34, 21, 6); Trapani, 70 (26, 0, 1).

Sono ricoverati 559 pazienti (+37 rispetto a ieri), di cui 75 in terapia intensiva (+4), mentre 849 (+41) sono in isolamento domiciliare, 71 guariti (+6) e 76 deceduti (+11).

A destare preoccupazione resta l’Oasi di Troina dove il numero dei contagi continua a crescere dopo che si è registrata la prima vittima. Da ieri sera Troina è diventata la quarta zona rossa siciliana

L’altro allarme di oggi riguarda la penuria di materiali reagenti per l’analisi dei tamponi che causa importanti ritardi. L’assessore ha rassicurato circa il fatto che i reagenti stanno arrivando ma anche il ritardi nell’analisi dei tamponi non crea ritardi nelle cure 

Sono, parecchie, però le lamentele e le denunce proprio sulla mancata esecuzione lo ritardo dei tamponi per chi finisce la quarantena. dal Ragusano fino a Lipari ci sono,

Infine c’è il caso Siracusa dove è arrivata la commissione regionale dopo le polemiche sulla gestione del Pronto Soccorso e adesso l’Asp cerca di recuperare con un video che spiega le procedure usate contro il coronavirus

 

 

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