Pubblicata domenica 22 marzo sera sul proprio canale YouTube, la canzone “Spirito e volontà” del cefaludese Roberto Rajmondi – polistrumentista classe ’87  – ha raggiunto il migliaio di visualizzazioni.

Il videoclip che l’accompagna è il frutto della partecipazione di oltre una cinquantina di followers che hanno inviato al giovane cantante i loro contributi, filmati alle finestre e ai balconi delle proprie quarantene in diversi paesi dell’Europa (Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera) e da tante regioni italiane (Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia).

Il testo è stato scritto da Alberto Culotta, anche lui siciliano, classe ’85, mentre la canzone è stata composta, arrangiata e registrata da Roberto Rajmondi in Svizzera, a Zurigo, dove si è trasferito qualche tempo fa per lavoro. Le parole non si concentrano puntualmente sulle notizie che in questi giorni monopolizzano le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, ma tenta di portare all’attenzione come la pandemia e la conseguente quarantena arriva alla nostra sfera fisica, mentale ed emozionale. Sopra la musica scorrono le immagini di tante persone – giovani, madri con bambini, infermieri, famiglie – riprese nel loro riflettersi dietro ai vetri che le separano dalle strade e dalle piazze deserte, dalle serrande chiuse dei molti negozi, dalle scuole silenziose, dalle altre case.

“Credo che in questo momento più che mai ci sia bisogno di un risveglio spirituale” – racconta Roberto Rajmondi – “perché ci rendiamo conto di quanto la nostra umanità sia fragile, nonostante le corazze”.

“Un carissimo amico, un dottore impegnato in Lombardia, mi raccontava di questo virus come un vento improvviso pronto a distruggere senza alcuna misura i nostri affetti più fragili.” – commenta Alberto Culotta dalla sua quarantena – “Queste parole mi hanno riportato alla radice del nostro io, quell’io che sceglie, decide: la sede della volontà e dello spirito. L’unico luogo che resta davvero sotto il nostro controllo, mentre emozioni, pensieri e difese immunitarie crollano in balia del vento esterno”.