“Accogliamo con soddisfazione la notizia che l’Inail riconosca l’infortunio sul lavoro ai lavoratori che hanno contratto il virus nel corso dello svolgimento del proprio lavoro. E’ un provvedimento che ci conforta e dà fiducia ma la crisi economica è galoppante e morde ogni giorno di più, per questo oltre all’emergenza sanitaria è necessario pensare anche all’emergenza economica e prevedere al più presto un piano di ripresa per l’edilizia”.

Lo ha detto il segretario della Filca Sicilia, Paolo D’Anca, che aggiunge: “I numeri che ci arrivano dai nostri enti bilaterali sono agghiaccianti e ad oggi, a causa della chiusura dei cantieri edili per l’emergenza Coronavirus, si stima che siano circa duemila e cinquecento le imprese chiuse e circa ventimila i lavoratori inattivi di tutta la Sicilia. Cifre che sono, purtroppo, solo una fotografia sfuocata di un settore che è ormai al collasso e che occorre rilanciare al più presto. Ritengo pertanto che un incentivo per la ripresa del sistema produttivo può essere l’utilizzo dei fondi Inail per il finanziamento alle imprese, che possono essere utilizzati per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza, necessari al contenimento della pandemia da Covid-19 (mascherine, guanti e tutto quello che è necessario) cosi come previsto dal protocollo sottoscritto da Governo e parti sociali il 14 Marzo scorso”.

“L‘Inail -continua- deve essere parte attiva in questo momento cosi difficile perchè può assicurare quella liquidità necessaria alle imprese e per consentire ai lavoratori di poter lavorare in sicurezza. Tale proposta – conclude -ovviamente deve riguardare tutte le imprese regolari di tutto il sistema produttivo e non solo del comparto edile, e sono fiducioso che l’Inail accoglierà la nostra proposta e anzi la migliorerà perché in questa situazione drammatica servono aiuti e norme straordinarie per la tutela migliaia di padri di famiglia che stanno vivendo una crisi storica, che avrà ripercussioni serie sul loro futuro”.

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