Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ci ha ormai da tempo abituati alla meticolosa documentazione a mezzo Facebook di tutto quello che fa nel corso della giornata.

Il primo cittadino “sceriffo”, come è stato ribattezzato da molti, sta conducendo una strenua battaglia per difendere la città dello Stretto dalla diffusione del Coronavirus entrando in aperto scontro con il Governo nazionale tanto da beccarsi una denuncia per vilipendio dal ministro dell’Interno.
Ha persino richiesto l’utilizzo dei droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini, invitando più volte gli stessi, con toni assai severi, a rimanere a casa per evitare il contagio.

Ebbene, Cateno De Luca ha pubblicato, ancora su Facebook, una foto corredata da un post che stanno scatenando la bufera sui social. Oggetto del contendere sono, sembrerà incredibile, uova e lattughe.

Ha scritto De Luca: ” Uova fresche e lattughe appena raccolte! Stamattina Mia madre mi ha telefonato verso le 7:00 e mi ha intimato di andare in campagna da lei a prendere otto uova fresche e quattro lattughe appena raccolte.
Almeno ho avuto modo di salutare a distanza i miei genitori oltre che a rifornirmi di cibo fresco e genuino.
Altro che supermercato!
Buongiorno a tutti voi!
PS: io sono residente e dormo a Fiumedinisi dove vivono in campagna i miei genitori che sono contadini e ogni settimana mi riforniscono di prodotti freschi e così evito di comprarli al supermercato”.

Ma come? Proprio il sindaco che sta facendo di tutto per far restare a casa i messinesi, adesso percorre 30 chilometri da Messina a Fiumedinisi?

Su Facebook, vero e proprio tribunale popolare virtuale, si sono immediatamente catapultati innocentisti e colpevolisti con il via ai commenti al post, che sono oltre seimila.

C’è chi difende il sindaco, ringraziandolo per quanto sta facendo ritenendolo il ‘protettore’ dell’Isola, nonostante le sue maniere forti.
Ma sono anche in tanti a criticarlo.

Scrive Giuseppe: “A casa ta stari!”. Michela chiede: “Quindi ci sta dicendo che ci possiamo spostare dal comune per evitare file c/o i supermercati e recarci nei centri abitati più piccoli per rifornirci del necessario???? Sono senza parole!”.

Amaramente ironico il commento di Bruno: “bravo sindaco, io mio padre non lo vedo da 40 giorni e abita a un km da me. ottimo esempio”. E ancora, osserva Daniele: “Bello. Quindi tutti possiamo andare in campagna. Che bella notizia. Ed io che pensavo che dovevamo stare ACCCCASAAA”.

Dubbioso invece Francesco: “Quindi lei in campagna ci può andare, e la gente che si raccoglie la verdura nelle campagne vicino casa viene multata. Bha”.
Insomma, i commenti si sprecano. “Questo che é?!?!? – scrive Giampaolo – Spostamento per lavoro, per esigenze mediche o per comprovata necessita?!?!?”.

Insomma, ancora una volta gli atteggiamenti di “scateno”, come in molti lo chiamano, suscitano un vespaio di polemiche.

Il sindaco ha voluto dunque intervenire sulla sua bacheca con un commento chiarificatore: “INFORMO CHI PARLA E SCRIVE SENZA SAPERE: io sono residente e dormo con la mia famiglia a Fiumedinisi (30 km da Messina) dove vivono in campagna i miei genitori che sono contadini e ogni settimana mi riforniscono di prodotti freschi e così evito di comprarli al supermercato. Mi sposto da Messina a Fiumedinisi e viceversa per motivi di lavoro come tutti voi. Spero che ora sia tutto chiaro e che qualche cretino la smetta di strumentalizzare i miei post che se non sono di gradimento può anche evitare di leggerci”.

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