È morto a Roma il 52enne Giorgio Guastamacchia, Sostituto Commissario della Polizia di Stato, in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in seguito alle complicazioni di una polmonite da coronavirus. L’agente lascia la moglie e due figli. Il Capo della Polizia ha espresso sentimenti di cordoglio e di vicinanza ai familiari attorno ai quali si stringe la grande famiglia della Polizia di Stato.

Guastamacchia aveva fatto parte della scorta del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il poliziotto si era ammalato a metà marzo ed era stato subito ricoverato e intubato al Policlinico di Tor Vergata. Nelle settimane precedenti il suo ricovero non aveva avuto contatti diretti con il Premier né aveva viaggiato sulla sua auto.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva ed ex Presidente del Consiglio dei Ministri, su Twitter ha affermato: «Un signor professionista: garantiva la sicurezza, in un ruolo delicato, con il sorriso sulle labbra e con una dedizione straordinaria. Le condoglianze alla sua famiglia e a tutta la grande famiglia della Polizia di Stato. Ciao Giorgio».

Filippo Sensi, deputato del Partito Democratico, sui social ha scritto: «Dopo Paolo, Giorgio. Stavolta per il coronavirus. Il dolore più acuto per tutta la squadra, per chi lo ha amato, per chi ha avuto il privilegio di averlo amico o anche semplicemente di conoscere il suo sorriso, l’ironia, il valore. Piango».

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