“Leggiamo in questi giorni di emendamenti volti a modificare il disegno di legge per la conversione del decreto legge n. 18 del 17.3.2020 introducendo uno “scudo” (civile, penale ed erariale) a protezione dei vertici gestionali delle strutture sanitarie pubbliche e private. Questo renderebbe irresponsabili i detti vertici per le eventuali scelte organizzative viziate da incapacità, negligenza o imperizia e vanificherebbe ogni principio di diritto e di giustizia”. La denuncia arriva dall’associazione “Logos and Ius”

“Oltretutto il legislatore non può limitare la discrezionalità del giudice con riferimento ad una classe di casi possibili, perché così facendo invaderebbe il potere giudiziario – sottolinea -. È inaccettabile che gli operatori sanitari danneggiati non possano agire, a tutela dei propri diritti, nei confronti delle strutture sanitarie pubbliche o private (tranne che per dolo o colpa grave) in favore delle quali hanno svolto le proprie prestazioni. Scelte così gravi, mentre tutti siamo soggetti a norme restrittive e tenuti a seguirle responsabilmente, rischierebbero di vanificare non solo lo Stato di diritto ma anche la stessa coesione sociale”.