Tra le 20 mila persone sanzionate in Italia nel fine settimana per essere state trovate fuori casa senza giustificato motivo, c’è anche il caso di un uomo senza fissa dimora, multato dai Carabinieri nei dintorni della Stazione Termini di Roma. Casi come questo dimostrano come la questione dei senza fissa dimora non abbia trovato risposta a diverse settimane dell’inizio del confinamento. Di fronte a situazioni di questo tipo la decisione su come agire è demandata ai singoli rappresentanti delle forze dell’ordine.

 

Il presidente dell’associazione Avvocato di Strada, Antonio Mumolo, conferma la situazione definendola “un’assurdità logica, prima ancora che giuridica. Sono 50 mila i senza tetto che vivono in questa situazione, trovando un po’ di rifugio la notte nei dormitori. Inoltre, tutte queste persone non hanno nemmeno diritto all’assistenza del Servizio sanitario nazionale, dal momento che non hanno una residenza. E questo potrebbe essere molto difficile da gestire se molti di loro iniziassero ad ammalarsi di Covid-19.

 

Mumolo conclude così la sua intervista per l’Huffingtonpost: “O ci salviamo tutti insieme o non si salva nessuno. Se non volete farlo per giustizia sociale, fatelo per egoismo, però fatelo. Questa emergenza del coronavirus ha reso evidente a tutti che il diritto alla salute non è solo un diritto individuale garantito dalla Costituzione, ma un diritto collettivo che riguarda tutti. Se non curiamo i soggetti più fragili, non curiamo una parte della popolazione e questo vuol dire che non sconfiggeremo mai questo virus”.