Una pubblica amministrazione che, in un momento come questo, non paga neanche i debiti pregressi compie un atto criminale”.

Lo afferma Alessandro Albanese, vicepresidente vicario di Sicindustria, che denuncia: “Abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni da parte delle nostre imprese che continuano a ricevere comunicazioni da parte della Regione siciliana, con le quali viene comunicata l’impossibilità a saldare i debiti pregressi per le cause più diverse: dal bilancio ancora provvisorio, alle delibere di giunta mancanti o, ancora, al mancato riaccertamento delle somme”.

“Trovo che questo sia oltremodo indecente e scandaloso, – continua Albanese – visto che le imprese sono già in ginocchio a causa dello stop delle attività. Capiamo che il momento è difficilissimo per tutti, ma non è possibile pubblicamente sbandierare sostegno e privatamente chiudere i rubinetti dei pagamenti dovuti per servizi già erogati o per investimenti già realizzati”.

“Le aziende, – conclude Albanese – con grande spirito di sacrificio e di collaborazione, stanno facendo la propria parte. Lo stesso ci aspettiamo da chi ci governa”.

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