L’appello lanciato ieri dagli editori di testate on line, che si aggiunge a quello diffuso nei giorni scorsi dai giornalisti dei maggiori quotidiani dell’isola e dalle emittenti televisive rende evidente la necessità di un intervento sistematico in aiuto di tutto il mondo dell’editoria locale”.

Lo afferma Maria Astone, presidente del Corecom Sicilia, che aggiunge: “E’ necessario che le istituzioni regionali, per quanto di loro competenza, sostengano economicamente il settore. Importante estendere eventuali provvedimenti in favore degli organi di informazione anche a quotidiani on line e agenzie di stampa in difficoltà”.

“Non si può restare in silenzio rispetto alle ripetute e sempre più gravi sollecitazioni che arrivano dal settore dell’informazione siciliana – sostiene la professoressa Astone – La crisi economica causata dalla diffusione del Coronavirus sta facendo venire definitivamente meno i già scarsi introiti pubblicitari, che rappresentano una forma di introito primaria. Per questo, il Comitato regionale per le comunicazioni si unisce agli appelli rivolti da editori e giornalisti alla Giunta Regionale e all’Ars perché sostengano economicamente in questa delicata fase, non solo carta stampata ed emittenti televisive ma anche editori on line e agenzie di stampa. Bisogna ascoltare le loro richieste, legittime e fondate, comprendendo, tra gli interventi economici a sostegno delle attività produttive, tutti coloro che forniscono un’informazione professionale e corretta, comprese quelle piattaforme digitali che, con la pandemia, hanno aumentato in modo esponenziale la propria rilevanza, confermando il ruolo significativo non solo nella diffusione di notizie, ma anche nella didattica, nei contenuti culturali e nei servizi di ogni tipo”.

Innovazione tecnologica, informazione, pluralismo – conclude la professoressa Astone – hanno un ruolo sempre più strategico nella società in cui viviamo. Per questo, nella relazione presentata al convegno del Corecom Sicilia sullo stato dell’informazione dello scorso dicembre, avevo già messo in evidenza la centralità del digitale, sottolineando la necessità di regole dirette a sostenere le testate on line, soprattutto se regolarmente iscritte al Registro degli operatori della comunicazione”.