La bufera sull’Asp di Siracusa, a causa della catena di contagi in ospedale, ha prodotto il primo effetto. Secondo quanto sostenuto dalla Cisl di Siracusa è stato creato un nuovo staff per la direzione del presidio ospedaliero che, sostanzialmente, prenderebbe il posto di Giuseppe D’Aquila, al centro in queste settimane di furiose polemiche insieme agli altri vertici dell’Asp, tra cui il direttore generale Salvatore Lucio Ficarra ed il direttore sanitario Anselmo Madeddu.

“Le decisioni prese ieri sera, dopo le prime valutazioni del Covid Team, con la creazione di un nuovo staff per la direzione sanitaria di presidio, confermano una parte di quanto denunciato dal sindacato” fanno sapere dalla Cisl ma allo stesso tempo il sindacato risponde all’azienda sanitaria che proprio ieri aveva dato dei numeri confortanti sul contagio nella provincia di Siracusa, tra i più bassi in Sicilia insieme a Ragusa. Ma la Cisl risponde che a preoccupare sono i dati del personale sanitario infetto.

“Un dato, incontrovertibile: se resta basso il numero dei positivi a Siracusa rispetto a quelli della Sicilia, troppo alto è quello degli operatori sanitari. Ieri sera erano 27 su 124. Sono il 21,77 per cento dei positivi, ben 11,44 per cento in più della media nazionale” spiegano il segretario generale della Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, il segretario generale della FP Cisl, Daniele Passanisi, ed il segretario generale della Cisl Medici, Vincenzo Romano.

“Un così alto dato percentuale – continuano i tre segretari – serve, purtroppo, a confermarci quanto segnalato e denunciato fin dall’inizio. Medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ausiliari e pulizieri, stanno pagando il prezzo di una improvvisazione che ha accompagnato tutta la prima fase dell’emergenza.La promiscuità dei pronto soccorso, la mancanza di zone ‘sporche’ e zone ‘pulite’, ha causato il contagio del personale che si è ritrovato ad operare, spesso, senza le dovute protezioni e in condizioni di assoluta precarietà.Siamo in attesa dell’esito di altri tamponi – aggiungono i tre segretari – Tra medici, infermieri, oss e gli altri operatori, c’è la consapevolezza di essere a rischio. Stiamo gridando sin dal primo momento che vanno tutelati loro per poter tutelare i cittadini. Ognuno di loro si sta spendendo, ogni giorno, senza risparmio. Inaccettabile che qualcuno sposti su di loro l’attenzione: i sindacati e l’intera comunità stanno dalla loro parte. Fin dal primo minuto”

I numeri sono questi e probabilmente in difetto – concludono Vera Carasi, Daniele Passanisi e Vincenzo Romano – Ci si sforzi, tutti insieme, per mettere in sicurezza l’ospedale e chi vi opera. La sanificazione generale avviata questa mattina, insieme alla decisione di effettuare i tamponi a tutto il personale, sono atti dovuti che accogliamo con piacere ma che non possono, sicuramente, ritenersi straordinari”.

Il dato, come scrive la Cisl, è parziale essendo fermo alle ore 23 del 9 aprile. “Questa mattina positività per 1 medico e 2 infermieri. Gli operatori sanitari sono, così, 30” spiegano dalla Cisl.

Sull’emergenza che sta avvolgendo il personale medico e sanitario dell’ospedale di Siracusa è intervenuto Anselmo Madeddu, non come direttore sanitario dell’Asp ma in qualità di presidente dell’Ordine dei medici di Siracusa.

““Solidarietà, vicinanza e piena disponibilità ai colleghi medici, agli infermieri alle istituzioni sanitarie e ai cittadini che in questo momento stanno contrastando questa epocale emergenza. Le abbiamo comunicate già all’inizio di questa battaglia, convocando tutti i medici di famiglia per confrontarci e attuare strategie atte a tutelare per primo gli addetti ai lavori e di conseguenza la salute collettiva, lo ribadiamo oggi, quando la fiducia reciproca necessita di essere ulteriormente rafforzata” dicono il presidente e il Consiglio direttivo dell’Ordine dei medici di Siracusa.

 

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