Con l’ordinanza della Presidenza della Regione dello scorso 17 maggio si è dato il via libera, tra le altre, alle attività poste in essere dai circoli, società, associazioni sportive e palestre, anche in luoghi al chiuso, purché ciò avvenga nel rispetto delle apposite linee guida, sempre con la garanzia del distanziamento interpersonale e quindi, in sostanza, con la finalità di evitare qualsivoglia assembramento.

Prima dell’attuale “fase 2”, molte strutture sportive avevano inaugurato degli allenamenti on line, facendo uso di varie piattaforme digitali. Ne abbiamo parlato con Salvatore La Mantia, docente ISEF e preparatore atletico, che ha curato personalmente allenamenti anche individuali, con una media di 10 sedute settimanali.

I soggetti che in generale hanno seguito con lui tale metodologia “vanno dai 19/20 anni ai 58/60 anni, con una propensione verso gli over 45”. Salvatore La Mantia osserva come “eseguire l’attività fisica da casa sia possibile, basta avere una buona guida; non avendo la possibilità di utilizzare i classici attrezzi da palestra, per gli allenamenti in casa prediligo i lavori a tempo”.

E ci assicura che grazie a questi ultimi è sempre possibile imprimere l’adeguata intensità all’allenamento, “componente fondamentale per ottenere i risultati”. Un esempio di lavoro a tempo, forse il più conosciuto, è il TABATA, che prevede 20” di lavoro seguiti da 10” di recupero, il tutto ripetuto per 8 serie (circa 4 minuti).

Da oggi inoltre, molte palestre tornano a regime con la riapertura e la ripresa delle attività. Ne abbiamo parlato con Valentina Marchese, titolare del Centro sportivo Ween di Palermo, che ci anticipa come si stiano organizzando alla luce delle indicazioni impartite dal Ministero.

“Anzitutto, all’arrivo, i nostri clienti con la mascherina, dovranno essere già muniti dell’abbigliamento sportivo idoneo per l’allenamento che intendono seguire, con l’accortezza di riporre le scarpe all’interno di borse personali e indossare del calzini appositamente per l’allenamento. Sarà misurata all’ingresso la temperatura (e impedito l’accesso con più di 37,5°) e sarà inoltre assicurato il previsto distanziamento interpersonale di 2 metri (almeno) durante l’attività fisica”.

Non sarà possibile usare le docce e la struttura, inoltre, assicura la presenza di più dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani.

“Se si utilizzano attrezzi – precisa infine Valentina Marchese – sarà comunque obbligatorio l’uso di guanti”.

Parallelamente alla riapertura, proseguiranno comunque le attività fisiche “da remoto”, con i tradizionali canali digitali che consentono di poter vedere il più nitidamente possibile le persone che si allenano, “in modo tale da poter fare eventuali correzioni o da mostrare al meglio i vari esercizi”, sottolinea infine Salvatore La Mantia, con l’obiettivo di dare tutti i mezzi per seguire un allenamento sano e costruttivo, dai tradizionali crunch ai classici “addominali”, gli squat, con le loro varianti, partendo quindi dalla versione base, con l’aiuto di una sedia, fino ad arrivare agli squat jump (squat seguiti da un salto), esercizio di gran lunga più complesso…

Insomma, per chi vorrà fare moto comodamente da casa, sarà sempre possibile, collegarsi dal proprio PC e scolpire addomi, quadricipiti, glutei e femorali… attenzione sempre a non strafare e, soprattutto, occhio alla necessità di un supervisore: “un elemento da non trascurare è lo stretching”, che deve sempre far parte del nostro allenamento. Basterà ritagliarsi almeno 2 ore a settimana per tenerci in forma, perché mai come adesso, quando la pandemia sollecita il nostro sistema immunitario, un sano e corretto movimento non può che agevolarne il buon funzionamento.

In fondo, chiosa La Mantia, “il tuo corpo è il luogo nel quale passerai la maggior parte del tuo tempo”. Buona ripresa (in forma) a tutti i lettori.

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