Stava per finire in tragedia una lite scoppiata a Rosolini tra due giovani, un ragazzo del posto ed un tunisino. Secondo quanto svelato dai carabinieri che hanno denunciato il nordafricano, quest’ultimo si sarebbe presentato nella casa del rivale con una bombola del gas, la cui valvola era aperta, ed un accendino. Avrebbe minacciato di provocare un’esplosione ma, per fortuna, alla fine ci avrebbe rinunciato e così se ne sarebbe tornato nella sua abitazione. La sua azione, comunque, non è passata inosservata, alcuni residenti della zona si sono accorti di quel giovane ed hanno chiesto l’aiuto dei carabinieri.

I militari della stazione di Rosolini sono “intervenuti fermando il soggetto” che è stato accompagnato in caserma. Il tunisino, per il momento è stato denunciato in Procura  “per le minacce aggravate poste in essere nei confronti del giovane, ma sono tuttora in atto ulteriori indagini al fine di addivenire alle motivazioni del gesto ed eventuali ulteriori responsabilità penali” fanno sapere dal comando provinciale di Siracusa.

Proprio ieri si è verificato un episodio analogo a Siracusa. Dopo aver litigato con il fratello,  uomo di 51 anni avrebbe deciso di tagliare il tubo del gas ed usare un accendino per provocare un’esplosione. I carabinieri sono riusciti ad intervenire in tempo, bloccando ed arrestando Francesco Puzzo, accusato di tentata strage. E’ accaduto nella serata di lunedì in una palazzina in via Maestranza, nel cuore di Ortigia, il centro storico di Siracusa, dove l’indagato vive insieme alla sua famiglia e da quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, avvertite da numerose richieste di soccorso da parte dei residenti della zona, ci sarebbe stato uno scontro tra il cinquantunenne ed il fratello: ci sarebbe andata di mezzo anche la madre, che, probabilmente, per provare a mettere pace sarebbe caduta, procurandosi alcune ferite, per cui si è reso necessario il ricorso alle cure mediche.