Tempo di ripartenza post pandemia ma anche tempo di sondaggi politici utili cartine di tornasole per misurare il riscontro dell’azione politica sia di Governo che di opposizione.

Un sondaggio realizzato da Euromedia Research, commissionato dall’agenzia Dire,  è stato condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio.

Guardiamo i risultati nel dettaglio:
LEGA GIÙ, PD-M5S IN CALO, FDI DOPPIA FI
In calo la Lega (al 24,6%) che perde dalle europee del 2019 9,7 punti; il Pd (20,8) che perde 1,9 punti. Fdi
guadagna 7,5 punti rispetto alle europee e si assesta al 14%; quasi il doppio rispetto a Forza Italia (7,8)
che perde 1 punto. Il Movimento 5 stelle perde 1,7 punti ed e’ al 15,4%. Piu’ Europa (1,6) perde 1,5
punti; i Verdi calano dello 0,8 e raccolgono l’1,5% dei consensi. Sinistra italiana guadagna 0,1 e arriva
all’1,8%.

CALENDA SUPERA RENZI, TOTI, VERDI E SINISTRA
Azione di Carlo Calenda, al 3,2%, supera Italia Viva di Matteo Renzi ferma al 3, andandosi a collocare
primo tra i partiti nati dopo le elezioni europee del 2019. Azione e’ cosi’ sopra a tutti gli altri partiti
minori: Toti ha lo 0,8%; i Verdi l’1,5; Mdp 1%; Sinistra italiana 1,8.

CENTRODESTRA UNITO AL 47,7% PREVALE SU CENTROSINISTRA AL 31,1
Il centrodestra unito (compreso lo 0,8% di Cambiamo di Toti) e’ al 47,7% e prevale nettamente sul
centrosinistra al 31,1.
CALENDA VALE IL TRIPLO SE ALLEATO PD
Azione di Carlo Calenda potrebbe valere il triplo se, alle elezioni, si presentasse alleato del Pd. Alla
domanda “Carlo Calenda e’ il leader del movimento politico Azione. Lei pensa che potrebbe votarlo in
un prossimo futuro o esclude di poterlo fare?” il 3,1% degli intervistati risponde “si’, in ogni caso”. La
percentuale raddoppia fino al 6,6 per la risposta “si’, se si presentasse da solo (con un’operazione di
rottura e un posizionamento indipendente)”. Addirittura triplica se Calenda si alleasse al centrosinistra:
il 9,6 degli elettori lo sceglierebbe “se si presentasse in alleanza col Partito democratico all’interno
dell’area di centrosinistra (componente liberaldemocratica)”. Il totale dei disposti a votarlo e’ il 19,3%;
mentre il 68,6 dice “no”.

FIDUCIA NEI LEADER PARTITO
A livello di fiducia nei leader calcolata su competenza, credibilità e capacità di ricoprire un ruolo,
Conte si colloca a 44%, segue Matteo Salvini al 32%, Giorgia Meloni al 24% e Carlo Calenda, Luigi di
Maio e Nicola Zingaretti al 20%. Chiudono la classifica il vicepresidente di Forza Italia Tajani al 16% e
Matteo Renzi all’11%.
Per quanto riguarda la fiducia Calenda e’ apprezzato a livello trasversale: 32,3% fra gli elettori del Pd,
dal 18,3% di quelli di Forza Italia e dal 15,9% di Fratelli d’Italia.

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