“Privarsi di una attrazione culturale come il Caravaggio non appare come la più indovinata delle idee, semmai, se ne incentivi la promozione”.  Lo affermano i parlamentari nazionali del M5S Paolo Ficara, Filippo Scerra e il deputato regionale Stefano Zito che  si sono rivolti al ministero dell’Interno ed al ministero dei Beni Culturali, chiedendo maggiori chiarimenti sul prestito del Seppellimento di Santa Lucia al Mart di Rovereto, al centro di una bufera politica.

“Il problema – spiegano Ficara, Scerra e Zito – non è Sgarbi o il trasferimento al Mart. Il problema è invece tutto quello che è accaduto prima, ovvero il nulla. Dipinto prestigioso parcheggiato in una bella cornice, ma senza musealizzazione e senza ticket d’ingresso a dispetto del suo valore e richiamo per Siracusa. Risultato: niente risorse, niente manutenzione. Ma non per questo Siracusa deve essere intesa come supermarket dell’arte. Prima il prestito dell’Antonello da Messina, ora il Caravaggio. E le promesse contropartite? Nel primo caso, timide e nemmeno percepite. Impegni generici di liberalità non possono essere sufficienti senza un insieme di garanzie che vadano oltre ai pareri, pure richiesti e fondamentali”.

Il prestito della tela, come annunciato dal presidente del Mart Vittorio Sgarbi, è legato al restauro dell’opera, a spese della provincia di Trento. “A Palermo – dicono i 5 Stella – abbiamo contattato il Centro r egionale del Restauro che ha comunicato la disponibilità dei propri tecnici per effettuare un sopralluogo al fine di verificare le condizioni e progettare interventi di restauro. Serve però una richiesta da Siracusa”.

Il via libera al trasferimento del Seppellimento di Santa Lucia è stato dato dall’Arcidiocesi di Siracusa, custode dell’opera d’arte, che sarà in mostra al Mart dal 26 giugno al 4 ottobre, e proprio ieri c’è stato il sì da parte di Legambiente.

“Non siamo mai stati propensi ai prestiti delle opere siciliane, soprattutto – fanno sapere da Legambiente Sicilia – quando riguardano beni delicati, fondamentali per le collezioni o i musei dove sono esposte, magari richieste non per prestigiose e importanti mostre dall’alto valore culturale e scientifico, ma per eventi di pura propaganda culturale. E non abbiamo mai creduto alle possibilità terapeutiche di queste forme di promozione per i nostri Beni culturali: ancora a Mazara si aspettano le centinaia di migliaia di giapponesi che sarebbero arrivati dopo l’esposizione ad Aichi del Satiro danzante. Cerchiamo, ad ogni modo, di guardare un po’ più al di là della punta del nostro naso. L’operazione di portare per tre mesi il capolavoro di Caravaggio a Rovereto è, in modo chiaro e trasparente, un progetto serio che può finalmente recuperare, restaurare e salvare l’opera, oggi in grave e sicuro pericolo“.

Contrari, invece, sono, innanzitutto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, il deputato regionale Giovanni Cafeo, le associazioni Italia Nostra e Dracma.